Un investimento da tre milioni di euro quello della Bretella di Rivalta, per la quale sono stati finalmente assegnati i lavori. L'infrastruttura è destinata a liberare Villa Rivalta dal traffico di attraversamento proveniente dalla montagna. I lavori inizieranno a breve, compatibilmente con le condizioni meteo, e hanno una durata prevista di circa sette mesi per la realizzazione.
Sono stati aggiudicato in via definitiva al raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) Pignatti Dario srl e Zaniboni srl, entrambe ditte con sede nel Modenese, i lavori di costruzione della nuova viabilità tra via della Repubblica e via Bedeschi, la cosiddetta Bretella di Rivalta.
Il nuovo tracciato consentirà così di convogliare sull’anello Tangenziale a sud-est della città parte del traffico proveniente dalla montagna, togliendo di conseguenza all’abitato di Villa Rivalta un consistente volume di traffico di attraversamento.
Nelle scorse settimane, come previsto, sono stati eseguiti lavori preliminari al cantiere, finalizzati alla preparazione dell’area sulla quale prenderà corpo la Bretella. Queste operazioni consistono nella pulizia e preparazione dei terreni: le procedure standard richieste per questa tipologia di infrastruttura stradale consistono nella bonifica precauzionale preventiva da ordigni esplosivi, ovvero residuati bellici, su un’area di 13.000 metri quadrati, e indagini archeologiche, mediante l’esecuzione di cinque saggi esplorativi, secondo le indicazioni concordate con la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio.
Il tracciato
Il nuovo tronco stradale collega via della Repubblica all’altezza di via Conforti (strada di accesso alla zona Peep a sud di Rivalta) con via Bedeschi all’altezza dell’inizio del centro abitato di Rivalta.
Complessivamente il tatto stradale è lungo circa 600 metri e si divide in un primo tratto caratterizzato da una curva e una controcurva, mascherate da un vivaio in disuso, ed un rettilineo.
I raccordi con le viabilità esistente sono risolti con due intersezioni a rotatoria, che fungono anche da ‘porte urbane’ della frazione, soprattutto quella su via della Repubblica che raccoglie anche il traffico in transito su via Conforti.
La nuova viabilità è una strada di Categoria E – urbana di quartiere - con corsie di 3,50 metri (una per senso di marcia), banchine di 0,50 metri, una pista ciclabile della larghezza di 2,50 metri sul lato nord-ovest, un marciapiede della larghezza di 1,50 metri sul lato sud-est per un totale di piattaforma stradale di 12 metri.
Altri interventi di progetto inclusi nell’appalto riguardano le sistemazioni degli incroci esistenti fra via della Repubblica e le vie Arfini e Bedeschi, con mini-rotatorie ricavate quasi totalmente all’interno dello spazio pavimentato esistente.
Il progetto esecutivo prevede inoltre opere di compensazione ambientale. In particolare verranno messe a dimora 1.044 arbusti aventi altezza iniziale di circa un metro e 65 alberature a foglia caduta o persistente (Acer Campestre, Quercus robur Fastigata, Celtis australis, Prunus avium, Fraxinus angustifolia, Taxodium disticum).
Buon giorno come al solito lavori fatti a metà , anzi meno, se non si fa anche il collegamento con la tangenziale di Canali l’opera nasce male anzi malissimo, mentre e soldi pubblici spesi sono tantissimi. Quando vedremo uno scatto di orgoglio, un lavoro fatto bene , soldi pubblici spesi con oculatezza?
Per chi fosse interessato a vedere una Tangenziale con la T grande basta recarsi nella vicina Parma ( un lavoro fatto bene , resta , un rappezzo è sempre un rappezzo.
gianni bertucci
gianni bertucci
Per chi è diretto a Reggio provenendo dalla montagna una bretella che non risolve nulla
Cecco
Condivido quanto affermato da Bertucci Gianni, lavoro quasi inutile rapporto costi scelta tecnica elevati ed in prospettiva la ori senza capo o coda in quanto è una pezza. Occorre un salto di qualità ed occorreva proseguire la strada dalla rotonda di Puianello verso Reggio e collegarsi con la cosiddetta tangenziale sud, ma esse xlvi veti tipo comune di Albinea è più facile fare rappezzie non urtare suscettibilita varie.
Gianni
Mi fa piacere di questa bretella, non servirà a molto ma un po’ di aiuto lo darà, ma la cosa che continuo a denunciare da anni sono le continue infrastrutture fatte a Valle, a partire da autostrade a go go, la Parma Brennero, la quarta corsia della A1, tangenziali e mega rotonde ovunque e nulla si fa in montagna, opere indispensabili per dare vita a questo territorio immenso e abbandonato, non dalla politica ma dai politici locali, dagli Amministratori, a partire dalla Regione, da chi ha amministrato questa provincia e tanti Sindaci montanari che non hanno mai sostenuto le infrastrutture in montagna, e nel 2022 da Ramiseto a Vetto si passa ancora su due “GUADI” e da Ligonchio e dal Cerreto per arrivare a Castelnovo ci si mette le mani nei capelli. Grazie a loro la montagna morirà completamente ma a seguire faranno la stessa fine anche i paesi come Castelnovo e altri.
Franzini Lino
Mi viene una considerazione che non posso tacere :ma tra chi ha il potere di aiutare coloro che scendono dalla montagna,non ve ne è neanche uno che voglia aiutare la gente a risalire?
Armando