Domani si riunirà il Comitato tecnico scientifico e in seguito sarà convocato il Consiglio dei ministri per rivedere il sistema dei tracciamenti, valutare il rientro a scuola e la durata delle quarantene per i vaccinati, infine l'ipotesi di estendere l'obbligo del green pass rafforzato a sempre più categorie professionali. Il punto d'arrivo, spiega il ministro Renato Brunetta, è quello di un "lockdown" per i non vaccinati.
Queste nuove misure si stanno facendo sempre più necessarie per evitare una paralisi del paese, che ad oggi conta più di due milioni di persone in quarantena. Le liste di attesa per poter effettuare un test molecolare sono lunghissime, i test rapidi finiscono in fretta nelle farmacie, con vendite contingentate di sole due scatole e il tracciamento dei contatti stretti con i positivi non sta funzionando.
Cosa potrebbe cambiare:
Quarantena
I presidenti di Regione chiedono di eliminarla per chi ha tre dosi e lasciarla a cinque giorni per chi ne ha già ricevute due. Anche se una linea più cauta potrebbe ridurre a cinque quella dei vaccinati e mantenere a dieci i giorni di isolamento obbligatorio per i non vaccinati. Si dovranno quindi rivedere i criteri per definire un contatto stretto, cioè le persone che sono ora obbligate alla quarantena di sette giorni, tra cui familiari e conviventi e chiunque sia stato nella stessa stanza per più di 15 minuti a distanza di meno di due metri.
I tamponi
La Regione ha dichiarato che i test antigienici rapidi sono sufficienti, in caso di risultato positivo, a determinare un’infezione da Covid. L'Emilia Romagna ha così recepito la direttiva del Ministero della Salute per far fronte al rapido incremento dei casi, che non permette di attendere l'esito di un tampone molecolare. "La Circolare - commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - permette di semplificare e accelerare la presa in carico dei casi positivi e dei contatti stretti, alleggerendo allo stesso tempo il lavoro dei Dipartimenti di Sanità pubblica, impegnati nella complessa gestione della campagna vaccinale e nel tracciamento". Allo stesso tempo, però, si deve tenere presente che i test antigienici rapidi (soprattutto quelli fai-da-te) non sono considerati attendibili, mostrando falsi negativi e facendo saltare il sistema di tracciamento.
Obbligo vaccinale
Subito dopo le vacanze natalizie sarà allungato l’elenco dei lavoratori per cui scatta l’obbligo vaccinale dopo il personale sanitario, scolastico e delle forze dell’ordine e i lavoratori esterni delle Rsa. I primi dovrebbero essere i dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono mansioni di front office.
Riapertura delle scuole
Il ministro della pubblica istruzione Patrizio Bianchi ha assicurato che le scuole riapriranno in presenza il 10 gennaio "ad eccezione di quelle dove ci sono molti casi" per cui rimane l'obbligo della Dad. Per la decisione definitiva bisognerà attendere la settimana del 3 gennaio e monitorare la situazione dei contagi, la risalita della curva epidemiologica. E se i dati saranno ancora in aumento non è escluso che vengano presi provvedimenti di chiusura, quantomeno per alcune aree.