Lori. “Un patrimonio fondamentale per il lavoro in Appennino e la riduzione dei gas serra in un territorio che rappresenta il 27% della superficie regionale. Tutelarlo è una priorità”.
Un grande polmone verde, indispensabile alla vita. Essenziale per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, ma anche per combattere il rischio idrogeologico e salvaguardare la biodiversità.
Boschi e foreste rappresentano una patrimonio da conservare e tutelare. Anche attraverso un attento lavoro di manutenzione che la Regione ha deciso di sostenere, mettendo a disposizione 4,3 milioni di euro per finanziare interventi di prevenzione e protezione rispetto a quelle che vengono considerate le principali minacce: incendi, calamità naturali, fitopatie.
“La tutela del patrimonio forestale è una priorità per la Regione. Concorre in modo importante a far crescer opportunità di lavoro nelle aree più periferiche come l’appennino ed è fondamentale per la riduzione dei gas serra e della CO2. Siamo dunque sempre più impegnati nel rafforzare il sostegno ad operatori e enti locali, affinché si realizzi una buona gestione del patrimonio boschivo che rappresenta ben il 27% dell’intero territorio regionale - ha detto l’assessora regionale alla montagna, parchi e forestazione Barbara Lori -. Dopo le ultime risorse stanziate da questo assessorato per “curare” i boschi danneggiati dalle calamità naturali, con oltre 1,3 milioni di euro, mettiamo in campo 4,3 milioni di euro per aggiungere un tassello fondamentale: quello della prevenzione. Proprio sostenendo e rafforzando i progetti per arginare il rischio incendi e quello idrogeologico e investendo nei sistemi di sicurezza possiamo costruire un futuro green, rispettoso dell’ambiente e del lavoro”.
Le risorse in arrivo sono quelle del Programma regionale di sviluppo rurale. Ne potranno beneficiare amministrazioni pubbliche, comuni e Unioni di comuni, enti di gestione dei Parchi e la biodiversità, Consorzi forestali che dovranno presentare i progetti entro il 30 aprile 2022.
I contributi in conto capitale potranno essere compresi tra i 50 e 150mila euro e copriranno il 100% dell’importo dei lavori.
Gli interventi finanziati saranno quelli relativi alla pulizia dei boschi di conifere dalla biomassa secca, diradamenti e rimozione delle piante morte o danneggiate a causa di eventi calamitosi, interventi selvicolturali come le conversioni di boschi cedui ad alto fusto, realizzazione e ripristino di strutture per la prevenzione degli incendi.
Il bando finanzia inoltre molteplici interventi per la prevenzione delle principali avversità che possono distruggere o comunque compromettere gravemente un bosco o una foresta. Gli incendi dunque, ma non solo.
I beneficiari dovranno avviare gli interventi entro il 31 dicembre 2022 per terminarli entro il 30 dicembre 2023. Oltre ad impegnarsi al mantenimento dell'opera realizzata per 5 anni.