Le chiese dell'Appennino, a lungo isolate per le precarie vie di comunicazione, hanno conservato a lungo nei secoli veri gioielli artistici. Ne è un esempio la Natività raffigurata su un capitello della Pieve di San Vitale (forse ogni capitello meriterebbe un racconto a se...) che, su un lato, porta raffigurata la nascita di Gesù in stile romanico e, a scaldarlo, come da tradizione dei Vangeli apocrifi, il bue e l'asinello. Ad essere distesa su letto è raffigurata la Madonna, come da tradizione orientale. Ce lo ricorda Matteo Manfredini in alcuni gruppi Facebook.
L'opera è attribuita a maestri campionesi: costruttori e scultori, spesso riuniti in corporazioni, provenienti da Campione d'Italia (attualmente enclave italiana in Svizzera sul lago di Lugano) o da altre località dei laghi lombardi e attivi in Lombardia, Emilia, Veneto e nel Trentino dal XII al XIV secolo.
"Questo capitello - spiega lo scrittore Manfredini, che utilizza questa immagine per fare gli auguri di Buon Natale - è una straordinaria eredità culturale che racconta la storia del nostro Appennino".