19 le domande presentate, tutte acccolte. Corsini: "Mantenuto l'impegno preso con le imprese del turismo bianco della nostra regione. Un segno tangibile del notro sostegno a un setore importante della nostra economia particolarmente colpito dall'emergenza Covid-19".
Sono in arrivo i contributi per le scuole di scii dell’Emilia-Romagna che hanno risposto al bando regionale del luglio scorso e che riceveranno a breve i fondi statali. Sono state accolte infatti, con provvedimento della giunta regionale, tutte e 19 le domande presentate.
Si tratta di più di 220mila euro che fanno parte della prima tranche del “pacchetto ristori neve” messo a disposizione dalla regione per gli operatori del turismo bianco (scuole di sci e maestri di sci) che hanno particolarmente sofferto le chiusure dello scorso anno stabilite a livello nazionale per far fronte all’emergenza Covid-19.
“Abbiamo raggiunto un altro importante traguardo- afferma l’assessore a turismo e commercio, Andrea Corsini- e mantenuto un impegno che avevamo preso con tutte le imprese del turismo e dello sport bianco dell’Emilia-Romagna che lo scorso anno avevano dovuto chiudere l’attività per aiutare la regione e l’intero Paese a fronteggiare l’emergenza sanitaria”.
“Il contributo in liquidazione in questi giorni- prosegue Corsini- non pretende certo di compensare i mancati ricavi di una intera stagione persa, ma vuole essere il segno tangibile del nostro sostegno alle imprese della montagna che costituiscono un tassello importante per il turismo e l’economia della nostra regione. Ora ci auguriamo che con il proseguimento della campagna vaccinale e con l’adesione di tutti i cittadini alle misure di sicurezza che ormai conosciamo bene e che non devono mai venir meno- chiude l’assessore- inizi da quest’anno la ripartenza del settore”.
Per quanto riguarda la prima tranche è ancora aperto, con scadenza il 30 dicembre prossimo, il bando dei maestri di sci, mentre è stata approvata in questi giorni la convenzione con Unioncamere per il bando dedicato ai comprensori sciistici, che andrà a completare l’erogazione dei ristori per le attività turistico-sportive della montagna.