A breve saranno erogati alle imprese agricole dell’Emilia-Romagna i fondi delle gelate 2020 e la terza trance per i danni della cimice asiatica. Una volta pubblicati i decreti attuativi sarà poi avviata l' istruttoria per il pagamento delle gelate 2021 e della maculatura bruna.
L’assessore regionale all’agricoltura, Alessio Mammi, esprime soddisfazione per l’intesa di riparto dei 70 milioni di euro stanziati dalla legge di stabilità per le calamità naturali approvata in conferenza Stato Regioni. All’Emilia-Romagna vanno quindi altri 28 milioni di euro di indennizzi, per sostenere le imprese agricole che hanno subito danni alle produzioni causati da gelate e brinate e provocati dalla maculatura bruna.
A queste risorse si aggiungono 52,3 milioni di euro di indennizzi previsti dal decreto sostegni per far fronte ai disagi da gelate tardive della scorsa primavera, 13 milioni per le gelate del 2020 e 11,5 milioni di fondi per i danni da cimice asiatica. In totale gli indennizzi nazionali per il settore ortofrutticolo regionale ammontano dunque a 104,8 milioni di euro.
"Un altro importante aiuto alle imprese agricole della nostra Regione - afferma l'assessore Mammi - duramente colpite dalle gelate tardive della scorsa primavera e dai danni da maculatura bruna. Gli indennizzi per il comparto regionale arrivano così a circa 105 milioni di euro, un risultato straordinario e mai ottenuto prima”.
“Un risultato enorme, che raggiungiamo grazie al dialogo positivo intercorso in questi anni da Regione e Ministero e in collaborazione con le professioni agricole del territorio e i centri di assistenza agricola- continua Mammi-. Finalmente una boccata d’aria per tutti gli agricoltori che da tempo aspettavano questi indennizzi e che va a sommarsi alle risorse stanziate dalla regione per continuare a sostenere un comparto strategico per l’economia di tutto il territorio”.
Per quanto riguarda gli investimenti regionali, sono stati stanziati circa 6,5 milioni di euro di fondi per installare sistemi anti brina attraverso il PSR, oltre 2,3 milioni per il settore della pera e contributi di oltre 80 milioni di euro di aiuti comunitari attraverso l’OCM ortofrutta per il rafforzamento del comparto.