Svegliati nel cuore della notte dalle sirene dell'ambulanza che intervenivano intorno alle 2 in pieno centro a Casina, in via Caduti della Libertà, per un caso di intossicazione da monossido di carbonio: mamma e figlia di un anno portate d'urgenza all'ospedale di Fidenza.
È capitato nella notte tra lunedì e ieri, con l'allarme scattato in pieno centro storico. Le cause del rilascio della pericolosa sostanza sono ora al vaglio, sia dei vigili del fuoco intervenuti nell'immediatezza con anche i carabinieri e insieme ai soccorritori, sia da parte dei tecnici di Iren e dell'ufficio comunale che si sono occupati ieri della verifica del funzionamento degli impianti di riscaldamento sia a gas sia a legna.
I soccorsi sono arrivati con massima tempestività e gli operatori hanno preso subito in consegna la famiglia: madre, padre e figlia, prestando sul posto le primissime cure. L'ambulanza li ha subito trasportati al pronto soccorso dell'ospedale di Reggio Emilia, dove il personale medico ha deciso il trasferimento alla camera iperbarica di Fidenza (Parma) per la mamma e la sua piccola di un anno, le quali presentavano i sintomi più gravi.
Ieri le due sono poi state trasferite all'ospedale Sant'Anna di Castelnovo ne' Monti per aver dato entrambe segni di miglioramento. Le loro condizioni non destano più alcuna preoccupazione. Resta invece da appurare la causa della fuoriuscita del pericoloso gas. Al loro arrivo i soccorritori hanno subito spalancato porte e finestre per far fuoriuscire il gas tossico. Un intervento decisivo che ha permesso di salvare la vita all'intera famiglia.
Alla vicenda si è interessato anche il sindaco di Casina, Stefano Costi, il quale ha monitorato la situazione fino alla notizia positiva del miglioramento delle condizioni di mamma e figlia. Intanto, il lavoro dei tecnici è proseguito per garantire un loro rientro a casa in sicurezza.
(Fonte Gazzetta di Reggio)