Aronne Ruffini, vicesindaco di Vetto e dirigente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, è ufficialmente in pensione dal 1 dicembre 2021. Ruffini è anche assessore alla Forestazione e difesa del Suolo all’Unione montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano. Ha 63 anni, sposato con una figlia laureanda magistrale in Biotecnologia. Vive a Reggio, ma è originario di Cola dove sale frequentemente.
Aronne la sua carriera professionale da dove è partita?
“Dagli studi. Mi sono laureato Agraria all’Università di Bologna con una tesi sullo Studio idrologico del bacino della diga di Vetto.
Il mio percorso professionale lo intrapresi nel Consorzio di Bonifica Montana Tresinaro Secchia, nell’Aprile del 1982, all’epoca dalla presidenza di Romolo Fioroni che ricordo con moltissimo affetto. In seguito ho lavorato sempre in area montana sino a quando il Consorzio si fuse con il Consorzio di Bonifica Bentivoglio, nel 1989, qui ho svolto il ruolo di responsabile dell’area montana, seguendo i progetti di viabilità, frane, acquedotti rurali, sistemazioni idrauliche, interventi di ingegneria naturalistica, ottime erano le collaborazioni con Comuni e la Comunità Montana dove collaboravamo alla stesura di progetti, in particolare quelli riguardanti opere forestali.
Nel 2009 ha intrapreso un nuovo percorso…
“Sì, derivato ancora una volta dalla fusione, nel nascente Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, della Parmigiana Moglia Secchia e Bentivoglio Enza e il mio nuovo ruolo è stato quello di direttore dell’area ambiente agroforestale.
Questo mi ha permesso di avvicinarmi ai finanziamenti Europei ottenendo fondi per diversi progetti Life, oltre a sviluppare le tematiche legate all’ambiente, in particolare è stato necessario adeguarsi alle nuove normative ambientali Nazionali ed Europee, e questo ha inevitabilmente comportato una nuova impostazione dell’organizzazione gestionale del personale e del lavoro.
Per fare alcuni esempi, si è lavorato molto al risparmio idrico dell’acqua per irrigazione, particolare attenzione è stata rivolta ai cambiamenti climatici e ogni anno si fa il bilancio della CO2 per ridurre le emissioni dei gas alteranti in atmosfera, e questo ha comportato lo sfruttamento delle energie alternative con la realizzazione di centrali idroelettriche e impianti fotovoltaici, inoltre è stato ottenuta la certificazione Iso 9.000, 14.000 e 18.000.
Un grazie va comunque ai miei collaboratori che mi hanno aiutato sostenuto e a volte sopportato in questo percorso, e sono fiero di loro.
Cosa ricorda con piacere della sua professione?
“Quando ho iniziato in Bonifica Tresinaro Secchia ero un giovane tecnico con poca esperienza, in ufficio erano presenti diversi geometri con molti anni di lavoro, da loro ho imparato moltissimo, ogni sopralluogo in cantiere era una lezione, mi spiegavano le scelte tecniche che era necessario attuare per risolvere i problemi ogniqualvolta diversi.
Il lavoro di tecnico del territorio non si apprende sui libri in quanto le nozioni teoriche vanno adeguate alle diverse situazioni che si presentano di volta in volta e le persone con esperienza sono preziosissime.
Uno sguardo sulla tua Vetto:
“Vetto per me significa molto, nella frazione di Cola ho la casa dei mie genitori, a Vetto ho frequentato le scuole medie e ho anche bellissimi ricordi del torneo della montagna come terzino sinistro nell’Us Cola, anni Settanta e Ottanta.
Per quanto riguarda l’amministrazione abbiamo molti progetti anche se non è facile contrastare le problematiche maggiori che come in tutta la montagna sono legate all’invecchiamento della popolazione e allo spopolamento, oltre al ridotto numero di attività che condiziona l’aspetto economico delle famiglie.
In prospettiva va benissimo la nascita di una cooperativa di comunità dove sono presenti molti giovani, inoltre seguiamo con attenzione qualsiasi canale di finanziamento dello Stato o della Regione, per dare una possibile risposta ai problemi del comune che sono tanti, oltre al percorso che dovrebbe portare alla realizzazione dell’invaso di Vetto”.
Cosa farà da pensionato? E festeggerà questo giorno?
“Certamente continuerò a fare il vicesindaco a Vetto e l’Assessore in Unione Montana, per i festeggiamenti in questo periodo così segnato dal Covid non ne ho previsti”.
Un sentito augurio per il traguardo raggiunto ,
al caro Aronne Ruffini,che ricordo vivamente
come un ragazzo sempre denso di allegria,ma
soprattutto di grande esempio umano per i più
giovani,come ho sempre potuto constatare personalmente.
Gianluca Seregni
GIanluca Seregni
Bravo Aronne.
Ricordo con piacere quando frequentavamo insieme l’ Istituto per Geometri a Castelnuovo ne’ Monti.
Complimenti per il traguardo che hai raggiunto.
Mi raccomando continua ad adoperarti per la comunità di Vetto c’ è bisogno di persone che si impegnano.
A presto Vittorio Bigoi
Vittorio Bigoi
Ciao Aronne
Congratulazioni x il traguardo
A presto
Ruffini Andrea