Quando la divulgazione scientifica 'incontra' e racconta...la Pietra di Bismantova.
"Tra le vette dell’Appennino reggiano svetta una montagna un po’ particolare: sembra sia stata appoggiata lì da qualcuno! Questa grande roccia si chiama “Pietra di Bismantova”. Ma come si è formata?".
Inizia così il post pubblicato, alcuni giorni fa, dal noto canale divulgativo scientifico "Geopop, il progetto che diffonde attraverso i social “Le scienze della terra”, ideato e curato dal geologo Andrea Moccia e che attraverso brevi video pubblicati sui canali e seguiti da milioni di follower (Instagram, Facebook, Yuotube e TikTok), tratta diverse tematiche, quali l’ambiente, l' energia, vulcani e terremoti, spiegati in modo semplice.
Nel post dedicato alla Pietra, viene descritta la composizione e allo stesso tempo la bellezza del rilievo di Castelnovo Monti: "i geologi usano il termine “Monadnock” per indicare un rilievo come questo, isolato ed emergente nel mezzo di una piana. Questo termine deriva dal Monte Monadnock, negli Stati Uniti, che ricorda un po’ un ferro da stiro a testa in giù! ".
"La Pietra di Bismantova, visibile da gran parte dell'Appennino reggiano - si legge ancora - la sua inconfondibile sagoma tabulare si staglia netta tra le dolci colline circostanti connotando un paesaggio appenninico celebrato da poeti e viaggiatori, storica meta di arrampicate, escursioni e pellegrinaggi: infatti il monte ospita anche un antico eremo dei Benedettini".
E non manca il riferimento al Sommo Poeta: "possiamo immaginare anche Dante e Virgilio intenti a fare trekking proprio su questo massiccio: la Pietra viene infatti citata nella Divina Commedia, paragonando la scalata del purgatorio alla salita necessaria a giungere sulla cima di Bismantova".