Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta della psicologa Nicoletta Beretti ai sindaci della montagna, circa il trasferimento di competenze dell’area minori all'Azienda Speciale Consortile "Teatro Appennino": organizzazione che presenta una commistione di pubblico e privato e comprende ambiti di intervento molto diversi
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Nel mese di settembre ho avuto notizia di un bando/avviso promosso dall’Azienda Speciale Consortile “Teatro Appennino” di Castelnovo Monti per la costituzione di un elenco di psicologi. Ho pensato che questo potesse rappresentare una opportunità anche per me, visto che da qualche tempo ho deciso dì praticare la professione. Pertanto, per potere presentare domanda ho esplorato il sito web dell’Azienda. Questa ricerca ha presentato per me elementi di novità, in quanto consultando l’organigramma ho realizzato che l’Azienda Speciale Consortile comprende, oltre ad ambiti culturali, turistici e sportivi (teatro Bismantova, biblioteca, Iat.), anche un settore sanitario sociale di grande e delicata rilevanza: l’area minori del comprensorio montano e collegata a questa il centro per le famiglie. Di fatto l’amministrazione pubblica ha delegato tutte le funzioni relative a questa area a un ente di diritto privato con tutto ciò che ne consegue. Personalmente vedo scarsa affinità fra gli ambiti indicati in precedenza e quest’ultimo. Nutro inoltre serie perplessità riguardo la validità di questa scelta e pongo agli amministratori che hanno preso questa decisione alcune domande:
Questa decisione ha richiesto una modifica dello statuto dell’Azienda?
Quali sono le motivazioni che sostengono questa scelta?
Come mai solo quest’area è stata tolta dal Servizio Sociale Unificato?
Quali sono i passaggi e in quali tempi è avvenuto il completo trasferimento delle competenze?
Il bando è stato pubblicando proprio per le esigenze dell’area minori e si richiedeva agli psicologi il requisito della flessibilità. Riporto in sintesi gli ambiti possibili di intervento dello psicologo indicati nel bando, che possono essere riassunti in cinque macro aree:
- Predisposizione di interventi progettuali individualizzati di sostegno per i minori a rischio di emarginazione e devianza e per le loro famiglie; interventi rivolti a minori vittime di reato che potranno riguardare la protezione in situazioni di grave difficoltà e pericolo; la valutazione e il sostegno della genitorialità, anche su mandato dell’autorità giudiziaria.
- Gestione del centro per le famiglie.
- Servizio di educazione domiciliare.
- Servizio di psicologia scolastica.
- Attività contenute nella “Piattaforma 0 – 10 anni” della Strategia Nazionale Aree Interne.
La cosa, a mio parere, a dir poco sconcertante, è stata leggere l’entità del compenso orario stabilito per tutte queste prestazioni: ventisei euro lordi onnicomprensivi. La figura dello psicologo all’interno dell’Azienda Speciale Consortile rientra fra quelle ad alta professionalità, perché garantita da un ordine di appartenenza. Proprio per questo la scelta del professionista è a totale discrezione dell’azienda. Anche riguardo a questo desidero porre alcune domande:
Quale organismo ha stabilito l’entità del compenso e su quali basi?
Come viene garantita la trasparenza delle decisioni?
Io ho inviato una segnalazione all’Ordine degli psicologi relativa a questo bando/avviso e ho ricevuto risposta con nota Prot. n. U21 – 4021 in data 12/11/2021. Nella stessa si evidenziano diverse criticità: “non si fa riferimento alla durata del contratto, al monte ore mensile o annuale, ci sono elencate una moltitudine di attività rivolte a tanti destinatari. Ci sono criteri di selezione appena accennati con un colloquio di accertamento finale a discrezione della commissione esaminatrice, senza una graduatoria con punteggi attribuiti ai titoli e al colloquio. In più, un compenso orario molto basso rispetto, ad esempio, da quanto indicato nel Protocollo del Ministero con la Scuola, ambito specifico, ma che ci sembra rientri in una delle attività previste dal presente Avviso".
Vorrei esprimere prima di tutto il mio parere, oltre che come professionista, come cittadina dell’Unione dei Comuni: ritengo indegno che un ente privato di derivazione pubblica valuti un’attività professionale così delicata e importante con questi criteri. L’assemblea dei soci, organismo politico, a cui fa capo la programmazione quale ruolo ha esercitato? L’elenco dei professionisti è stato pubblicato e risulta composto da dodici persone. Qualcuno potrà chiedersi qual è il problema visto che ben dodici psicologi, me compresa, hanno presentato domanda. So bene che non è facile contestare qualcosa che si può ritenere ingiusto, soprattutto per chi inizia la sua attività, perché il rischio che si corre è quello di vedersi preclusa qualsiasi altra possibilità di lavoro nel pubblico e nel privato. Io ho deciso di farlo perché la mia condizione me lo consente. Ho presentato domanda perché volevo mettere in discussione stando dentro.
Come cittadina ritengo discutibile la scelta di inserire l’area minori nelle competenze dell’Azienda Speciale Consortile, che secondo lo statuto originario avrebbe dovuto avere ambiti di intervento culturale, turistico, sportivo. Recenti ricerche dimostrano che bambini e adolescenti e famiglie stanno mostrando forme di disagio sempre più evidenti. Io nutro molti dubbi riguardo al fatto che si possa rispondere ai bisogni emergenti con questa organizzazione e questi criteri.
Mi rivolgo perciò prima di tutto ai due componenti dell’assemblea dei soci, il sindaco Bini, e il sindaco Borghi, attuale presidente dell’Unione, ma anche al sindaco Costi, al sindaco Ferretti, al sindaco Ruffini, al sindaco Sassi, al sindaco Volpi, chiedendo che si esprimano riguardo ai seguenti quesiti:
Si ritiene che il trasferimento di competenze dell’area minori a una organizzazione che presenta una commistione di pubblico e privato e comprende ambiti di intervento molto diversi, sia la migliore per rispondere ai bisogni di minori e famiglie del nostro territorio?
Si ritiene che questa organizzazione presenti chiarezza riguardo a livelli gerarchici delle decisioni, attribuzione delle responsabilità, trasparenza delle decisioni assunte?
Si ritiene che il criterio dell’economicità, che sembra essere l’unico applicato per la formazione dell’elenco degli psicologi, sia quello più corretto per garantire la qualità del servizio?
Mi rivolgo ai cittadini dell’Unione Montana per invitarli a informarsi e a riflettere sui temi che metto in evidenza.
Consultando il sito mi sono resa conto che negli ultimi mesi sono stati pubblicati bandi per diverse assunzioni o progetti. L’ultimo in ordine di tempo ha riguardato la ricerca di un collaboratore autonomo per la predisposizione di progetti in ambito turistico sportivo per il comune di Castelnuovo ne' Monti. L’incarico ha natura di prestazione d’opera intellettuale ai sensi degli artt. 2222 e seguenti del codice civile. Lo riporto non perché può interessarmi, ma perché ho rilevato alcuni elementi a mio parere discutibili. Uno dei requisiti generali richiesti è "l’ottima conoscenza della lingua italiana"; l’incarico ha durata prevista da novembre 2021 a dicembre 2022. Si precisa che il compenso massimo onnicomprensivo previsto è di trentamila cinquecento euro senza specificare per quante ore, per quanti progetti. Mi sono divertita a calcolare quante ore di servizio dovrebbe prestare una psicologa tenendo conto del compenso orario indicato in precedenza: risultano 1173 ore, 97 ore al mese, 24 per settimana.
Nicoletta Beretti
Concordo con la Dottoressa. Affidare un settore cosi’ importante e delicato come i minori ad un azienza privata, che avrebbe avere come ragione di vita la gestione del teatro. sia un anomalia difficile da capire. In questi anni troppi pezzi del pubblico e’ passato o hanno cercato di passarli dalla diretta gestione del pubblico ad enti o aziende speciali, vedasi Don Cavalletti a Carpineti. Lo scopo puo’ essere immagino sempre e solo 1, risparmio di qualche euro da parte dei comuni. Credo che queste opere di cessione di “rami di azienda” sia in piena evoluzione tra il silenzio e il disinteresse di molti.
Le decisioni prese sono state contestate e contrastate nel consiglio dell’Unione Montana, in più occasioni, dal gruppo Lega Salvini Premier-Fratelli d’Italia.
A nostro giudizio era evidente l’incompatibilità e la non razionalità della scelta: l’agenzia speciale teatro è stata costituita tra il comune di Castelnovo Monti e l’Unione Montana, (ancor prima Comunità Montana), con l’obbiettivo sociale di svolgere attività culturali, strettamente collegate al cinema-teatro Bismantova.
Poi, la maggioranza PD ha voluto aggiungere la gestione dell’Area Minori, delegando una importante e delicata funzione che apparteneva ai Servizi Sociali unificati.
L’unica ragione, quella vera, che ha determinato questa scelta, (che definire discutibile è eufemismo), fu di evitare i bandi pubblici nelle assunzioni.
“Ci sono criteri di selezione appena accennati con un colloquio di accertamento finale a discrezione della commissione esaminatrice, senza una graduatoria con punteggi attribuiti ai titoli e al colloquio.” Questo afferma, e io condivido, la dottoressa Beretti nel suo intervento.
La gestione della cosa pubblica più in generale, non solo in questo caso, è stata trasformata in una gestione privata e “personale”, dai dominus della politica sul territorio montano. Il consiglio viene solo chiamato periodicamente ad approvare una gestione perennemente in perdita. Poco meno di 180 mila euro vengono annualmente versati dai sette comuni dell’Unione, per ripianare il deficit di bilancio, e di fronte alle nostre contestazioni, accade di essere ripresi da un consigliere (apparentemente di opposizione), del gruppo misto, Paolo Bargiacchi, che ha affermato testualmente: “un deficit di meno di cinquemila euro su un bilancio di circa novecentomila è da definire un successo!”
Come poi si è visto dalle cifre in ballo, il deficit si aggira almeno attorno ai 180 mila euro.
E ovviamente la maggioranza PD, per bocca del sindaco Enrico Bini, membro della giunta (organo esecutivo dell’Unione Montana), con fare sprezzante verso l’unica opposizione che ha contestato con forza questa scelta, (Alberto Bizzocchi e Alessandro Davoli), rincara la dose affermando l’indispensabilità dei molteplici interventi effettuati nell’ambito dell’area minori …
Negli ultimi due anni è accaduto inoltre che i Servizi Sociali unificati siano stati interessati da denunce e indagini della magistratura per reati anche molto gravi, anche nella figura della sua dirigente. (Che mi auguro risulti estranea a gli addebiti)
L’ombra lunga del “Sistema” Bibbiano ha solo sfiorato i servizi sociali dell’Unione, ci sono state conferenze proprio nel teatro Bismantova, alle quali ha partecipato Nadia Besmaji, una delle sedici persone rinviate a giudizio per i dolorosi fatti accaduti nei confinanti Servizi Sociali dell’Unione Val D’Enza …
Vi sono state collaborazioni negli affidi, nella formazione di personale, nella partecipazione a seminari ecc.
Tutto ciò ha determinato il gruppo di maggioranza (PD) alla “esternalizzazione” dell’area minori, credendo forse in questo modo di risolvere le gravi problematiche emerse … o di eludere le pesanti responsabilità politiche per i mancati controlli.
Più che contestare queste decisioni noi due consiglieri di opposizione non potevamo fare. Chi ha gestito in modo egemone l’Unione Montana e il comune di Castelnovo Monti non sopporta le critiche e comprime sistematicamente il ruolo dell’opposizione democratica, a volte negando persino la visione dei documenti e degli atti della magistratura che hanno riguardato la gestione dei Servizi Sociali …
Tenere il coperchio chiuso a tutti i costi, in una pentola in ebollizione, non è cosa saggia … prima o poi è la stessa società civile che interviene, o con elezioni che ribaltano la direzione politica, come a Ventasso, o con critiche forti e ragionate, come quelle pubblicate dalla Dr.ssa Beretti. Che noi condividiamo appieno.
Ci sarà un ripensamento? Noi non crediamo. Solo ribaltando la maggioranza attuale, con elezioni, allontanando questi personaggi, dalla gestione degli Enti locali, (e sostituendo alcuni funzionari apicali, come il segretario generale e il direttore dell’Agenzia Teatro), si potrà rimediare ad anni, troppi, di cattiva amministrazione.
Saluti,
Alberto Bizzocchi
Consigliere, capogruppo, Lega Salvini Premier- Fratelli d’Italia, Unione Montana
Alessandro Raniero Davoli
Consigliere gruppo Lega Salvini Premier- Fratelli d’Italia, Unione Montana