"Non era possibile che una famiglia fosse isolata, che fosse costretta a ricorrere alle carriole per portare la spesa e che non potesse essere raggiunta da un portalettere, da un medico o, se ce ne fosse bisogno, da un’ambulanza", afferma Sassi. "E' impensabile che in una delle perle turistiche d’Appennino, un luogo accogliente come Civago, dove ci sono persone che hanno deciso di rimanere a vivere in montagna, in un borgo di Crinale, non ci sia nemmeno la possibilità di arrivare in auto davanti alla propria abitazione. I cittadini devono essere tutti inclusivi, così abbiamo deciso di intervenire con l’esproprio"