Dopo circa una cinquantina d'anni di attività, il piccolo negozio di alimentari a Cinquecerri rischia di chiudere. Ce ne parla la proprietaria, Francesca Magnani di 38 anni, che lo ha rilevato cinque anni fa e che ora cerca un nuovo gestore per mandare avanti l'unico negozio nel giro di chilometri. "Ho deciso di chiudere l'attività perché da sola non riesco più a gestire un negozio dalla A alla Z - racconta Francesca -. Lavoro molto, sono aperta tutti i giorni dalle sette meno un quarto. Lavoro anche i festivi, tranne la domenica. Ad esempio per il ponte dei morti ero aperta".
Nel suo negozietto Francesca non vende solo generi alimentari come frutta e verdura, e qualche prodotto fresco di salumeria nostrana, ma anche articoli per la casa e da regalo, fiori e pellet per la stufa. Insomma, a seconda della stagione e delle festività, adatta i suoi articoli in modo da venire incontro alle esigenze della clientela. "Cerco di comprare a seconda delle richieste che mi vengono fatte - spiega la titolare -, poiché essendo un piccolo paesino di montagna non voglio rischiare di sprecare niente. Vero che, facendo così, ogni due o tre giorni devo contattare i fornitori e recarmi ai magazzini per rifornire il mio negozietto. Da sola non riesco più a fare tutto".
Alla notizia della chiusura, fissata a gennaio 2022, tutta la comunità si è attivata per cercare di trovare un nuovo gestore. Dai post su Facebook alle condivisioni, più di 130, ma ancora niente di certo. "Durante la pandemia - racconta ancora Francesca -, sono rimasta aperta poiché vendevo articoli di prima necessità. Non potendo uscire di casa o per chi aveva contratto il Covid offrivo servizi di consegna della spesa a domicilio e continuo a farlo tutt'ora per le molte persone anziane che vivono in paese". Un servizio di prossimità a cui ormai i cittadini si sono abituati, essendo il negozio di alimentari più vicino o a Ligonchio o a Busana. Una realtà piccola che mantiene abitudini di un tempo, come quella di far credito ai clienti in difficoltà e che magari attendono la pensione di fine mese. "In molti qui sono soliti comprare pane e latte fresco tutte le mattine e che magari non riescono a pagarmi subito per difficoltà economiche - afferma la titolare -. Così io tengo un libretto dove segno gli acquisti di ogni cliente e a fine mese, o ogni due settimane mi pagano".
"Spero vivamente di poter trovare qualcuno che mi sostituisca - conclude Francesca -, in modo da non chiudere, ma poter effettuare il subentro dall'inizio del prossimo anno. Mi sono anche resa disponibile ad aiutare il nuovo gestore per i primi mesi di attività, così che possa prenderci la mano per i primi periodi. Ad ora mi ha contattato una ragazza di Sassuolo che avrebbe intenzione di trasferirsi in Appennino, approfittando magari del bonus comunale per i nuovi residenti, ma per ora solo richieste di informazioni".
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