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Casina, morte di Walter Fornaciari: indagato un minorenne

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(Foto da Il Resto del Carlino)

Per la morte di Walter Fornaciari, 46enne di Casina, un minorenne è stato denunciato alla Procura dei Minori di Bologna con l'accusa di omicidio preterintenzionale. Ancora tanti i punti interrogativi sulla vicenda su cui i carabinieri del paese stanno cercando di far luce, raccogliendo testimonianze e visionando filmati. Il minore è ora assistito da un legale e al momento non risulta che ci siano altre persone indagate.

Fornaciari è stato trovato riverso a terra in via Roma, nella piazza vicino al Municipio, lo scorso 26 ottobre, privo di sensi e con una ferita alla testa. Ricoverato all'ospedale Maggiore di Parma, l'uomo è deceduto sabato 6 novembre dopo alcuni giorni di rianimazioni, a causa del grave trauma cranico riportato, forse causato proprio dall'impatto con la base della fontanella. Dalle prime ricostruzioni si è pensato a una caduta accidentale, fino a quando Luca Bertolini, ex consigliere comunale della giunta Fornili e vecchio amico di Walter, ha invitato i carabinieri a far luce sulla vicenda. "Il quadro clinico non era compatibile con una caduta – ha detto Bertolini – Aveva troppi colpi, troppi ematomi, troppe fratture". Bertolini è stato il primo a soccorrere l'amico quella sera e racconta come l'uomo venisse spesso preso di mira da un gruppetto di ragazzi, poiché quando si ubriacava "diventava un individuo debole".

In seguito alla denuncia dell'ex consigliere, i militari hanno rapidamente trovato alcuni testimoni della vicenda e le indagini hanno così preso una direzione molto precisa. Le telecamere di videosorveglianza della zona hanno infatti mostrato un gruppo di ragazzi tra 14 e i 17 anni avvicinarsi all'uomo, forse aggredendolo, fin tanto che uno di loro, ora indagato, lo avrebbe spinto a terra facendolo cadere. Altre testimonianza hanno confermato come il 46enne fosse spesso soccorso dai passanti perché in stato di ebrezza, ma che non fosse mai stato aggredito. Secondo gli abitanti di Casina, Fornaciari non aveva alcun nemico ed era benvoluto. Intervistati da TeleReggio anche alcuni ragazzi del paese che conoscevano il gruppo coinvolto. Uno di loro ha richiesto l'anonimato affermando come "alla loro età non si pensino certe cose. Sono quasi sicuro che non sia stato un atto voluto".

E  mentre le indagini proseguono, il gruppo di opposizione "Casina Futura", ha presentato un'interpellanza nella quale chiede al sindaco di rispondere riguardo l'effettivo funzionamento del sistema di videosorveglianza e della relativa gestione. Nel luogo in cui è avvenuta la tragica vicenda, risulta infatti installato un sistema di videosorveglianza pubblico composto di specifiche telecamere per garantire la sicurezza nei luoghi pubblici. Sembra però non esserci chiarezza sull'effettivo funzionamento dei sistemi di videosorveglianza, fondamentale per risolvere l'indagine in corso. "Attendiamo risposta ufficiale secondo i tempi stabiliti - conclude l'opposizione guidata dalla capogruppo Anna Fornili -. Eventi di questo genere non possono essere tollerati e devono essere quanto più controllati ed evitati al fine di garantire una adeguata sicurezza nei luoghi pubblici del Comune. Profondamente rattristati ci stringiamo alla famiglia e alle nostre comunità".

2 COMMENTS

  1. Ho avuto modo di parlare brevemente con il luogotenente dei carabinieri che ha condotto le indagini. I militi dell’Arma hanno svolto un ottimo lavoro in tempi rapidi.
    La tragedia mi ha colpito e rattristato: per un attimo di follia … una vita spezzata e un’altra rovinata. “Perché?” Non esistono risposte facili. Forse non ve n’è nessuna. Da quella notte due famiglie soffriranno a lungo. In brevi istanti una enorme frana … dell’anima.

    • Firma - Alessandro Raniero Davoli