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Diocesi in lutto per la morte di don Amedeo Vacondio

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Aveva 85 anni. Funerale sabato 6 novembre alle ore 10.30 nella chiesa di Villa Sesso

Don Amedeo Vacondio si è spento alle 16.15 di giovedì 4 novembre 2021 a Casa “Cervi” di Albinea, dove si trovava ricoverato da circa sette anni. Nato a Roncadella il 20 febbraio 1936, aveva ricevuto l’ordinazione presbiterale il 28 giugno 1959. I primi quattro incarichi pastorali lo videro vicario cooperatore, subito a Bagnolo in Piano (1959-1960), quindi a Massenzatico (1960-1962), a Sesso (1962-1967) e nella parrocchia di San Giuseppe al Migliolungo, in città a Reggio Emilia (1967-1968). Per breve tempo don Amedeo fu nominato parroco dell’erigenda comunità di “Gesù Buon Pastore” (1968-1969) a Reggio Emilia, ma poi lasciò la guida a don Emilio Perin per partire come missionario “fidei donum” alla volta del Brasile (1969-1973). Don Vacondio inaugurava così una lunga stagione “ad gentes” che lo vide visitare le missioni diocesane e anche altre terre di missione, ad esempio nell’Africa centrale, dove dimostrò un notevole slancio evangelizzatore e una spiccata capacità di costruire relazioni comunitarie importanti. Attitudini che gli valsero la nomina a primo direttore del Centro Missionario Diocesano voluto dal vescovo Gilberto Baroni e di incaricato per le Missioni diocesane all’estero per un lungo tempo (1973-1986).

Terminato il periodo più strettamente legato alle missioni, don Amedeo fu parroco di Salvaterra dal 1986 al 1995, quindi di Gavasseto e Sabbione, ove diventò anche il coordinatore della nascente unità pastorale  “Madonna della Neve”, fino al 2009. In questa stagione del suo ministero pastorale (1995-2009) don Vacondio divenne altresì amministratore parrocchiale di Marmirolo e di Roncadella (2004-2007), nonché parroco a Masone, Castellazzo con Marmirolo e Roncadella (2007-2009). Dopo la nomina del nuovo parroco dell’unità pastorale “Madonna della Neve” rimase ivi collaboratore per un anno, per poi trasferirsi dal 2010 al 2013 nell’unità pastorale di Castellarano, Roteglia e Tressano, sempre in qualità di collaboratore.

Nell’ultimo tratto della sua vita don Amedeo ha risieduto a Casa “Cervi”, ad Albinea, collaborando nell’unità pastorale “Sacra Famiglia” e mantenendosi attivamente in contatto con una lunga lista di persone, tra cui molti giovani e adulti. Nell’ultimo anno le sue condizioni generali di salute si sono aggravate fino al peggioramento che lo ha condotto alla morte. È stato costantemente e amorevolmente seguito dalla cognata Giuseppina e da don Giuseppe Bassissi, parroco emerito di Albinea. Il 1° novembre, nella solennità di Tutti i Santi, ha ricevuto l’Unzione degli Infermi.

“Un sacerdote grande di cuore, dotato di un profondo zelo per il lavoro”: così lo definisce monsignor Giovanni Costi, mentre ricorda altre doti evidenti in don Amedeo, a cominciare dal dono dell’amicizia e della cordialità, esercitate verso i missionari (in particolare i compianti don Piergiorgio Gualdi e don Paolo Ronzoni), i confratelli sacerdoti, con un occhio di riguardo per i preti ammalati e per i compagni di ordinazione, con i quali si faceva promotore di frequenti incontri che univano all’aggiornamento pastorale una lieta convivialità.

Giovedì 4 novembre alle ore 20.30 viene recitato il santo Rosario in suffragio del defunto nella chiesa di San Gaetano in Albinea.

La salma di don Amedeo è stata trasferita nella chiesa parrocchiale di Villa Sesso, dove nella giornata di venerdì 5 novembre sarà possibile visitarla e alle 20.30 sarà recitato il Rosario.

Il funerale del sacerdote, presieduto dal Vicario generale della Diocesi monsignor Alberto Nicelli, sarà celebrato sabato 6 novembre alle ore 10.30 nella chiesa di Villa Sesso. Successivamente, i resti mortali del presbitero verranno tumulati nel cimitero di Villa Sesso.