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Happiness as a part of ourselves.Speakeasy a cura di Alisia Alterelli e Cecilia Salpietro

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Continua la collaborazione tra il liceo linguistico "Cattaneo-Dall'Aglio" e Speakeasy, la rubrica curata direttamente dagli studenti dell'anno 2021-2022

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Alisia Altarelli e Cecilia Salpietro

Going through the article “The key to Bhutan's happiness“ we have been able to learn about a different culture which can help us to consider the things around us in a different way. With regard to happiness, Bhutan is considered the happiest country in the whole world. “Happiness is the concern of everyone” said His Eminence Khedrupchen Rinpoche (spiritual master) and “ whether or not you acknowledge it, this is the purpose of every human being ”

Happiness is a personal journey that we all undertake in our life; but is there something that can help us to do it in the best way possible?

We all believe that we can feel happy by spending time with people that are important to us, like our families or friends, or doing something for people that don't have the same opportunities. However, according to Kedrupchen there are different ways to achieve true happiness.

Firstly, Bhutan values its well-being differently because it promotes a sustainable and equitable socio-economic development, environmental conservation and promotion of culture and good governance. “ Gross National Happiness is a set of collective conditions; one that is generally needed to live a good life ” said Kedrupchen Rinpoche.

Kedrupchen Rinopche

Secondly, from Kedrupchen Rinpoche’s standpoint we have to stop searching for satisfaction in experiences outside ourselves. We can easily embrace these four fundamental pillars: loving  kindness, compassion, non-attachment and karma. Especially, kindness is the key to generating happiness not just for ourselves but for others as well, because if you are kind to yourself first, you can give compassion to others. The Rinpoche’s third pillar - non-attachment - is a buddhist concept that says that if something goes wrong, we don’t have to become depressed immediately because things will change; so if we accept it, we can change everything and with change there is hope.

Also the fourth pillar is fundamental. Actually, sometimes karma is totally misunderstood: most people think it means  that if you do something bad to someone the same thing will happen to you like a sort of revenge of the universe. This is not correct because karma is about cause, condition and effect. What we have to learn is that  your actions and choices have an impact on the world aroundus. Believing in karma is an opportunity to transform yourself and to really work on who you want to become and  what you want to achieve.

To sum up, all of us should always remember that the most important thing is to live life in the present moment, and that happiness doesn’t come from external factors but is only the result of positively conditioning our mind. In conclusion, in writing this article we don’t want to force you to consider that this is an absolute truth because everyone has a different conception of being happy. However, these pillars could be a good start to become more conscious of what is good or not for you.

(Alisia Altarelli e Cecilia Salpietro, classe 4ªQ)

 

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Felicità come una parte di noi stessi

Leggendo l’articolo “ The key to Bhutan's happiness” siamo state in grado di imparare di più su una cultura diversa dalla nostra, il che ci può aiutare a guardare le cose attorno a noi in maniera differente. In termini di felicità il Bhutan è considerato il paese più felice al mondo.

“ La Felicità riguarda tutti” ci dice sua Eminenza Khedrupchen Rinpoche (maestro spirituale) e “indipendentemente  dal fatto che noi lo riconosciamo o no, questo è l’obiettivo di ogni essere umano”. La Felicità è un viaggio personale che ognuno di noi intraprende nella propria vita; ma c’è qualcosa che può aiutarci a farlo nel miglior modo possibile?

Tutti noi siamo convinti del fatto che sentirsi felici abbia a che fare col passare del tempo con le persone che per noi sono importanti, come i nostri amici o la nostra famiglia, o nel fare qualcosa per le persone che non hanno le nostre stesse possibilità. Tuttavia, secondo Kedrupchen ci sono anche altri modi per raggiungere la vera felicità.

Innanzitutto il paese del Bhutan considera il proprio  benessere differentemente, in quanto promuove uno sviluppo socioeconomico sostenibile ed equo, la conservazione ambientale e la promozione della cultura e di un buon governo.“ Gross National Happiness è un insieme di condizioni collettive; cosa che è generalmente necessaria per vivere una buona vita” dice Kedrupchen Rinpoche. Secondo quanto sostiene Kedrupchen, noi dobbiamo smettere di cercare soddisfazione nelle esperienze al di fuori di noi stessi. Possiamo semplicemente affidarci a questi quattro pilastri: bontà, compassione, non attaccamento e karma. Soprattutto la bontà è la chiave per generare felicità per noi stessi ma anche per gli altri, perché se sei gentile prima di tutto con te stesso, puoi diffondere compassione agli altri.

Il terzo pilastro di Rinpoche, il non attaccamento, è un concetto buddhista che afferma che se qualcosa va nel verso sbagliato, non bisogna deprimersi subito perché le cose cambieranno; quindi se noi lo accettiamo, possiamo cambiare qualsiasi cosa e se c’è’ cambiamento, c’è speranza.

Anche il quarto pilastro è fondamentale. In effetti, alcune volte il concetto di karma viene mal interpretato: molte persone pensano che significhi che se tu fai qualcosa di brutto a qualcun altro la stessa cosa capiterà anche a te come una sorta di vendetta dell’universo. Questo non è corretto perché il karma è un insieme di cause, condizioni ed effetto. Ciò che dobbiamo imparare è che le nostre azioni e scelte hanno un impatto sul mondo che ci circonda. Credere nel karma è un’opportunità per trasformare noi stessi e per lavorare davvero su chi vogliamo diventare e su cosa vogliamo realizzare.

Riassumendo, tutti noi dovremmo sempre ricordarci che la cosa più importante è vivere la vita nel presente, e che la felicità non deriva da fattori esterni ma è solo questione di condizionare positivamente la nostra mente. Per concludere, con questo articolo noi non vogliamo forzare nessuno a considerare questa come una verità assoluta, perché ognuno ha una diversa concezione dell’essere felice. Tuttavia, questi pilastri possono essere un buon inizio per renderci più consapevoli su cosa sia giusto o sbagliato per noi.

https://www.bbc.com/travel/article/20210920-the-key-to-bhutans-happiness

(Alisia Altarelli e Cecilia Salpietro, classe 4ªQ)

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