Riceviamo e pubblichiamo
Zona Pastorale di Felina
31.10.2021 - Domenica XXXI del tempo ordinario - anno B
Introduzione alle letture
Dt 6,2-6:
Il brano ci presenta una delle preghiere più care alla tradizione
ebraica, che noi crediamo portata a compimento da Gesù.
Salmo Responsoriale Sal 17,2-3a; 3bc-4; 47.51ab:
L’amore e la fede del salmista ci è di esempio ancora oggi.
Eb 7,23-28:
L’autore continua a presentarci il sacerdozio di Cristo.
Mc 12,28b-34:
L’episodio di oggi ci rivela l’essenza dell’amore.
Domenica 31 Ottobre Domenica XXXI
Ore 9,30 a Felina Battesimo di Tamburini Carlotta
di Stefano e Zanni Chiara
Nel pomeriggio non è prevista nessuna Santa Messa festiva anticipata
Lunedì 1 Novembre Solennità di Tutti i Santi
A Gombio ore 9,00 a Villaberza ore 11,00 a Gatta ore 15,00
Dopo le sante messe visita ai cimiteri con benedizione delle tombe.
Alle ore 15,00 a Casa Nostra Santa Messa nel ricordo dell’apertura
e apposizione/benedizione della targa in memoria di mons. Zanni.
Martedì 2 Novembre Commemorazione dei fedeli defunti
A san Giovanni santa messa alle ore 10,00 celebrata nel cimitero.
A Felina la santa messa ore 15,00 nel cimitero
Giovedì 4 Novembre San Carlo Borromeo
Domenica 7 Novembre Domenica XXXII
Sacramento della riconciliazione
Anticipando le sante messe del sabato alle ore 16, e alle ore 18,00
per il sacramento della riconciliazione saremo disponibili
dalle ore 14,45 alle ore 15,45 e dalle ore 16,45 alle ore 17,45
in altri momenti su richiesta se possibile.
Benedizioni alle famiglie:
Abbiamo concluso la visita benedizione alle famiglie;
se qualcuno non fosse stato presente può contattare don Maurizio
tel: 334 5636 506
La CARITAS necessita di: scarpe da ginnastica uomo, donna, e ragazzi.
Possono essere consegnati agli incaricati o in parrocchia
Anche le offerte in denaro andranno per l’acquisto di questi beni.
Enciclica Laudato sii del Santo Padre Francesco
Capitolo quinto
Alcune linee di orientamento e di azione
V. Le religioni nel dialogo con le scienze
200. D’altra parte, qualunque soluzione tecnica che le scienze pretendano di apportare sarà impotente a risolvere i gravi problemi del mondo se l’umanità perde la sua rotta, se si dimenticano le grandi motivazioni che rendono possibile il vivere insieme, il sacrificio, la bontà. In ogni caso, occorrerà fare appello ai credenti affinché siano coerenti con la propria fede e non la contraddicano con le loro azioni, bisognerà insistere perché si aprano nuovamente alla grazia di Dio e attingano in profondità dalle proprie convinzioni sull’amore, sulla giustizia e sulla pace. Se una cattiva comprensione dei nostri princìpi ci ha portato a volte a giustificare l’abuso della natura o il dominio dispotico dell’essere umano sul creato, o le guerre, l’ingiustizia e la violenza, come credenti possiamo riconoscere che in tal modo siamo stati infedeli al tesoro di sapienza che avremmo dovuto custodire. Molte volte i limiti culturali di diverse epoche hanno condizionato tale consapevolezza del proprio patrimonio etico e spirituale, ma è precisamente il ritorno alle loro rispettive fonti che permette alle religioni di rispondere meglio alle necessità attuali.
Un racconto per l'anima
Le cose che contano
Francesco Borgia era duca di Candia e uno dei più grandi personaggi della Spagna del ‘500. Quando, ancor giovane, morì la bellissima imperatrice Isabella e il suo cadavere fu portato in Granada, Francesco, grande innamorato della regina, per la ricognizione dovette far da testimone allo scoprimento della cassa funebre. Vista orribile, lezzo orrendo! Inorridirono tutti i presenti e si allontanarono.
Il Duca si fermò, guardò a lungo quel corpo, una volta bellissimo ed amato ed ora disfatto dalla corruzione. Pensò: era una sovrana bella e potente; era donna gentile di spirito e di cultura! Ora non c’è più! Così ci riduce tutti la morte. Solo tu, Signore, sei potente ed immortale!
Lasciò quindi le cose che non contano per l’eternità e addirittura consacrò tutta la sua vita al servizio di Dio nella Compagnia di Gesù e divenne santo.
Domenica XXXII del Tempo Ordinario (Anno B)
7 Novembre 2021
Vangelo secondo Marco (Mc 12,38-44)
In quel tempo, Gesù nel tempio diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vede-re. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».