Riceviamo e pubblichiamo da un lettore, Paolo Bolognesi
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Castagneti e animali del bosco
Un recente articolo di Redacon - dal titolo “Appennino reggiano: ricordiamo che raccogliere castagne nei boschi di privati è un reato”- ha toccato uno degli aspetti che possono “disturbare”, in maniera più o meno significativa, la conduzione del castagneto, nei giorni della raccolta, se questo non è protetto da recinzione.
Quest’anno sembra si aggiunga un altro di natura un po’ diversa, che riguarda in particolare quelle piante di castagno oggetto di innesto per la produzione di marroni, il cui frutto, una volta caduto in terra, sembra molto apprezzato dagli abitanti del bosco che si cibano della sua polpa, lasciando sul terreno l’involucro ben svuotato.
Il fenomeno pare essersi parecchio accentuato rispetto al recente passato, e anche in forma abbastanza generalizzata, e stando ai si dice i “commensali” sarebbero cinghiali, istrici, tassi, e c’è chi parla pure di caprioli e daini, anche se sono solo ipotesi (a meno che qualcuno disponga di elementi e dati più precisi in proposito).
In ogni caso, al di là delle specie animali “implicate”, resta la presenza e dimensione del fenomeno che potrebbe essere interpretata come un aumento numerico di tali specie, o col fatto che le stesse avvertono con anticipo l’arrivo di una stagione piuttosto fredda e cercano di aumentare le proprie riserve di grasso (ma sono solo supposizioni).
(Paolo Bolognesi)
In questo articolo ci sono più “sembra”, “pare”, “si dice”, “ipotesi” e “potrebbe”, che in una trasmissione di Giacobbo.
Egregio Sig. Paolo, potrebbe usarci la gentilezza, la prossima volta, di scrivere quando ha almeno una, e dico una, minima certezza?
Grazie di cuore
(Perplesso)
Il sig. Perplesso vorrebbe dati certi, ma l’unico di cui dispongo riguarda un solo castagneto dove, a più riprese, è capitato di vedere i resti di “cene notturne”, ossia abbondanti bucce dei marroni svuotate del rispettivo contenuto, e fin qui non credo possano esservi molti dubbi sul fatto che i “commensali” siano gli abitanti del bosco.
Il resto, invece, è frutto di notizie raccolte in giro, parlando della cosa, e quindi non ho potuto che usare il “si dice”, esprimermi cioè al condizionale, ma d’altronde l’intento delle mie righe non era quello di raccogliere o esibire “prove” avverso l’una o altre specie selvatica, così da farla apparire quale “razziatrice” dei frutti del castagneto.
Avevo semplicemente il proposito di segnalare un fenomeno dal significato irrilevante se fosse un caso isolato, ma che potrebbe forse dirci qualcosa in più se isolato non fosse, ovvero interessasse altri appezzamenti e altre zone dove si producono marroni (tutto qui, e ritengo pertanto che l’uso del condizionale non sia fuori luogo, anzi..).
Paolo Bolognesi 26.10.2021
(Paolo Bolognesi)