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Reggio Emilia, cresce la domanda di competenze digitali nelle aziende

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A Reggio Emilia cresce la domanda di competenze digitali per i nuovi ingressi in azienda: per quasi la metà dei 29.700 contratti previsti nel 2020 sono state richieste digital skill, competenze che travalicano le professioni, i ruoli e i settori di attività economica in quanto non riguardano solo i lavori digitali in senso stretto, ma sono richieste per tutte le professioni, ridefinendo ruoli, mansioni e routine. Questo è quanto emerge dall'analisi condotta dall' Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia che ha analizzato i dati del sistema Excelsior.

Le imprese della nostra provincia hanno richiesto 16.500 profili (il 55,6% degli ingressi) in possesso di competenze digitali di base come, ad esempio, l’uso di tecnologie internet e la capacità di gestire e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale.
Tale competenza è stata poi richiesta “di grado elevato” per una nuova entrata su cinque (6.250 contratti), un punto percentuale in più rispetto al 19,8% dell’Emilia-Romagna. Inoltre, alla richiesta di un grado elevato di competenza si associa la difficoltà di reperimento nel 43% dei casi; la quota destinata agli “under 30” si attesta al 28,8%.

A più di 14 mila posizioni lavorative (il 47,3% dei 29.700 contratti) le imprese reggiane hanno richiesto la capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici e informatici per organizzare e valutare informazioni qualitative e quantitative; per il 14,3% delle entrate complessive è, inoltre, necessario un grado elevato di tale competenza e nel 47,3% dei casi è difficile reperire la figura professionale cercata, quota superiore di due punti percentuali se confrontato con il dato regionale (45,1%) e di oltre nove punti rispetto all’Italia (38%).

Infine, sono circa 9.500 - ovvero uno su tre - gli ingressi per cui le imprese della nostra provincia hanno richiesto la capacità di gestire soluzioni innovative applicando ai processi aziendali tecnologie “4.0” come, ad esempio, tecnologie robotiche, big data analytics, internet of things (IoT).

Nonostante tale competenza sia richiesta in misura minore rispetto alle altre due, i dati analizzati per professione confermano l’importanza trasversale che riveste per le figure in entrata. Se per dirigenti e professioni intellettuali e scientifiche con elevata specializzazione è ricercata per il 63% dei contratti, si attesta al 53,6% per le professioni tecniche, al 44,2% per le figure impiegatizie e al 40,8% per gli operai specializzati.

La domanda di competenza “di grado elevato” di e-skill “4.0” è stato inoltre richiesta, in provincia di Reggio Emilia, per più di 3 mila nuove entrate, il 10,3% dei contratti totali previsti dalle imprese.