Un reggiano nel mirino degli indagati coinvolti nell'inchiesta "Coffee Break" coordinata dalla Procura di Pistoia su un giro di appalti pilotati in Toscana. Stiamo parlando di Emanuele Ghinoi, 43 anni di Cervarezza e per il quale la Questura reggiana ha previsto l'obbligo di dimora con divieto di uscire di casa dalle 19 alle 8. Ghinoi lavora ai vertici della cooperativa CfC - Consorzio fra Costruttori, con sede in via Pansa a Reggio Emilia e che si occupa prevalentemente dell'acquisizione di lavori per conti dei soci (circa trecento). Lo stesso risulta essere il direttore commerciale della CfC.
"Un meccanismo collaudato - ha spiegato il procuratore della città toscana, Tommaso Coletta - dove ci si accordava tra pubblico ufficiale che intende inserirsi nella compagine criminosa, intermediario faccendiere delle imprese (che corrompevano per avere lavori dal Comune) e poi imprese compiacenti che si prestavano a offrire ribassi pilotati, in modo da indirizzare poi la gara verso un’unica impresa che sarebbe risultata alla fine quella vincitrice".