Nove avvisi di garanzia sono stati rilasciati dalla Procura di Reggio Emilia in seguito alla morte di due giovani al Rally dell'Appennino Reggiano il 28 agosto scorso. Durante la gara, infatti, lungo il tratto rettilineo in località Riverzana (tra i Comuni di San Polo d'Enza e Canossa) la Peugeot 208 è uscita di strada investendo Davide Rabotti, 21 anni di Reggio Emilia e il modenese Cristian Poggioli di 35 anni.
I carabinieri di San Polo sono riusciti a ricostruire la dinamica dell'incidente grazie a un video girato da una telecamera posta all'interno dell'auto, denunciando nove persone coinvolte a vario titolo nella gestione della corsa. Tra questi non ci sono però i due piloti Claudio Gubertini e Alberto Ialungo, amici delle vittime, i quali sono usciti indenni dall'accaduto.
Le nove persone ora accusate di reato di omicidio colposo plurimo sono Daniele Bandieri, 58enne di Sassuolo, apripista; Alen Carbognani, 38enne di San Polo, presidente del comitato organizzatore della gara e del team Asd Grassano Rally team; Simone Bettati, 43 anni, di Reggio, direttore di gara; Demitri Brunello, 59 anni, di Schio (Vi), supervisore delegato da Aci sport; Edoardo Ferranti, 24 anni, di Quattro Castella; Pietro Martinelli, 56 anni, di Modena, uno dei commissari di gara; Luca Meneghetti, 42 anni, residente a Monforte d’Alba (Cuneo), responsabile della sicurezza e due persone di Castelnovo ne' Monti tra cui Andrea Montecchi, 49 anni ed Eugenio Dallari, 48 anni.
La settimana scorsa, a un mese dall'accaduto, il sostituto procuratore Claudio Santangelo, titolare dell’inchiesta, ha nominato il consulente Silvano Simoncini di Bologna per un accertamento sulla dinamica dell’incidente, chiedendo che si evidenzi anche l’eventuale presenza sull’auto di guasti meccanici che avrebbero potuto causare la perdita di controllo. Verifiche sono state richieste anche sulla conformazione del terreno dove si trovavano i due spettatori, per capire se fosse pericolosa rispetto alla gara del rally. La perizia inizierà il 7 ottobre e l’esperto dovrà dare risposta ai quesiti entro 120 giorni.
Nel frattempo i parenti delle vittime così come i nove indagati hanno nominato propri consulenti per la difesa. L’avvocato Marco Giuseppe Baroncini tutela cinque indagati (Bettati, Meneghetti, Ferranti, Carbognani e Bandieri): "Non sappiamo ancora come sono andati esattamente i fatti - commenta il difensore -. Il pm ha fatto un atto di garanzia, nel pieno rispetto del codice di procedura penale: ha indagato tutti gli ipotetici responsabili per dare loro la possibilità di difendersi, nominando propri consulenti perché si accerti l’accaduto". A difendere Dallari e Montecchi di Castelnovo è l'avvocato Domenico Noris Bucchi, mentre l’avvocato Vito Alessandro Pellegrino tutela Martinelli. Tutti d'accordo nell'attendere gli esiti della perizia prima di ritenere i propri assistiti responsabili di quanto accaduto.