Domenica 19 settembre, nonostante un meteo poco clemente per pioggia intermittente in mattinata e vento forte nel pomeriggio, la Pietra di Bismantova ha fatto il pieno.
Da una parte il CAI Bismantova e l'Associazione Alpini che festeggiavano i 50 anni della Ferrata degli Alpini, nel tardo pomeriggio la presentazione di una nuova Guida alpinistica della Pietra e poi tanti giovani appassionati di arrampicata e turisti attirati dalla bellezza e dalla unicità del sasso dantesco.
Tutto si è svolto nei nuovi bei locali del Centro Laudato sì dove è aperta fino al 26/9 la mostra delle opere di pittura e scultura di Alessandro Colombari, che è anche istruttore nazionale di alpinismo del CAI, che merita davvero una visita!
Come è stato più volte detto nei discorsi celebrativi del 50esimo della Ferrata, allora nessuno si sarebbe sognato il boom dell'interesse per la Pietra che si è attivato in mezzo secolo. Allora, quando un gruppo di "poco normali" (come venivano definiti in paese) prese a salire le pareti della Pietra con chiodi fatti in casa, calzature improbabili, pantaloni alla zuava e camicia a scacchi, la Pietra era luogo frequentato solo da agricoltori che facevano il fieno sul pianoro, da fedeli che andavano a pregare al Santuario della "Madonna del Latte" per chiedere grazie, a volte anche scalzi e in ginocchio nell'ultima parte del percorso, e da qualche turista colto che ricordava il Dante di "montasi su Bismantova..." e che riproponeva l'eterno quesito: "Ma si chiama Bismantova perchè da sopra si vede Mantova?".
Oggi invece si pone il tema della corretta e sostenibile fruizione della Pietra che è stato il focus degli interventi di Ginetto Montipò e di Fausto Giovanelli, principali animatori di questa giornata sia in mattinata che nel pomeriggio alla presentazione della guida "Pietra di Bismantova: vie e falesie" di Diego Filippi e Matteo Bertolotti per le edizioni Versante Sud già in distribuzione.
In mattinata un bel gruppo di soci CAI non soltanto di Castelnovo ha arrampicato ancora una volta la Ferrata degli Alpini, mentre qualche altro ha percorso il sentiero basso della Pietra abbracciando così simbolicamente il Sasso per esprimere la gratitudine di poter contare, vicino a casa, su una emergenza paesaggistica di tale valore.
Se si può mettere un po' di venenum in cauda, è doveroso notare come siano ancora troppe le auto in piazzale Dante e lungo la strada che conduce alla Pietra!
La navetta Bismantino viaggia purtroppo spesso vuota e non sembra aver risolto il problema.
A proposito di sostenibilità, forse è il caso che il tavolo di consultazione sulla Pietra istituito dal Comune, affronti il problema per cercare soluzioni da sperimentare nella prossima stagione.