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Risorse al mondo agricolo: in arrivo 400 milioni

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Confcooperative e Coldiretti soddisfatte del via libera di Bruxelles al Programma di sviluppo rurale (Psr) della Regione Emilia-Romagna per il biennio di transizione 2021-2022.

“Siamo di fronte – sottolinea il responsabile delle coop agricole e agroalimentari di Confcooperative, Alberto Lasagni – ad un importante flusso di risorse (quasi 409 milioni nel biennio) e, soprattutto, ad un sensibile incremento (+35% rispetto alla programmazione precedente) che consentirà di accelerare i processi di innovazione che sono in atto nel sistema agricolo e agroalimentare, sebbene non sia previsto l’approccio di filiera che in questi anni ha visto in primo piano la cooperazione”.

Lasagni, al proposito, ricorda quello promosso dal Consorzio “Il Crinale”, che ha visto protagonisti 10 caseifici sociali e 27 aziende agricole della montagna reggiana con un volume di investimenti superiore a 8 milioni di euro.

“Il Programma di transizione – prosegue l’esponente di Confcooperative – presenta alcuni capitoli di spesa molto rilevanti, a partire dall’ammodernamento delle imprese (117,5 milioni di euro), dalle risorse destinate agli imprenditori delle zone montane e del basso ferrarese (oltre 50 milioni di euro), dall’impegno per favorire l’ingresso di giovani nel settore primario (52,6 milioni), fino al rilevante investimento riservato alle coltivazioni bio (72,6 milioni)”.

“Per parte nostra – afferma Lasagni – siamo pronti a sostenere con nuovi progetti questi percorsi di innovazione e ammodernamento che possono determinare una ulteriore crescita della competitività del nostro sistema agroalimentare, ed ora ci auguriamo che la Regione giunga entro la fine dell’anno all’emissione dei bandi”.

“All’ente pubblico – osserva il responsabile delle coop agricole e agroalimentari di Confcooperative – chiediamo di mantenere aperta una particolare attenzione per le aree montane e anche di compiere un ulteriore passo nella direzione della semplificazione delle procedure e dell’accelerazione delle risposte al mondo agricolo, soprattutto sul versante dell’effettiva erogazione dei contributi sui progetti approvati”.
“In questi giorni – conclude Lasagni – è stato dato il via libera alla liquidazione di quelli che ottenemmo con il Consorzio Il Crinale esattamente tre anni fa. Ci auguriamo che lo sblocco porti alla liquidazione immediata delle risorse, ma in ogni caso, anche in prospettiva, vanno riviste procedure e tempi che espongono le imprese a rilevanti anticipazioni per periodi troppo lunghi e rischiano di essere elemento dissuasore rispetto agli investimenti più strategici e di maggiore rilevanza”.

Anche il Presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Bertinelli, ha commentato il via libera  ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna, dopo l’accordo dello scorso mese di giugno sulla riforma della Politica agricola comunitaria (Pac): "gli ultimi due anni hanno messo a dura prova il comparto agroalimentare, ma ne hanno anche messo in luce il ruolo strategico. I  400 milioni destinati dall’UE al comparto per la nostra regione - prosegue - sono un importante risultato raggiunto con la nostra partecipazione ai tavoli istituzionali e con l’impegno profuso dall’Assessore Mammi, un riconoscimento del nostro ruolo e una spinta fondamentale per aiutare i giovani, l’innovazione e la transizione ecologica in agricoltura”.

Le trasformazioni profonde legate ai cambiamenti climatici” - conclude Bertinelli - “assieme alla pandemia hanno messo a dura prova il nostro settore. È estremamente importante che l’Europa abbia garantito all’Emilia – Romagna – prima in Italia – questi fondi che garantiranno il sostegno a strategici investimenti per le imprese agricole e permetteranno così il rafforzamento dell'intero settore nonché dell'intera regione”.