Riceviamo e pubblichiamo
Zona Pastorale di Felina
29.08.2021 - Domenica XXII del tempo ordinario - anno B
Dt 4,1-2.6-8:
L’agiografo è voce profetica che anticipa il Vangelo di Cristo.
Salmo Responsoriale Sal 14,2-3a; 3cd-4ab; 4c-5:
Anche il salmista ci esorta alla docilità alla Parola di Dio.
Gc 1,17-18.21b.22.27:
L’apostolo ci esorta alla coerenza di vita.
Mc 7,1-8.14-15.21-23:
Il Maestro divino completa la voce profetica
e ci esorta a camminare nella giusta direzione.
Calendario settimanale
Da lunedì 16 agosto le Sante Messe dei giorni feriali saranno celebrate a Casa Nostra alle ore 18,30; il venerdì sempre alle 10,00.
Sabato 28 Agosto Sant Agostino
Domenica 29 Agosto Domenica XXII
Ore 17,00 a Felina Battesimo di Magnavacchi Noemi di Andrea e Toni Cinzia.
Venerdì 3 Settembre San Gregorio il Grande
Sabato 4 Settembre
Ore 16,00 a Felina Battesimo di Ghirelli Mia di Alex e Leoncelli Gaia.
Domenica 5 Settembre Domenica XXIII
Per chi volesse accedere al sacramento della riconciliazione
saremo presenti il sabato alla chiesa parrocchiale dalle 17,00
fino a 15 minuti dall’inizio della Santa Messa.
Benedizioni alle famiglie - Parrocchia di Felina:
Via Rivolvecchio, via Casoletta,
via Coriano, via Castagnedolo, via Fola.
La CARITAS necessita di: Olio, Biscotti, Farina, Zucchero.
Possono essere consegnati agli incaricati o in parrocchia
Anche le offerte in denaro andranno per l’acquisto di questi beni.
Enciclica Laudato sii del Santo Padre Francesco
Capitolo quinto
Alcune linee di orientamento e di azione
III. Dialogo e trasparenza nei processi decisionali
186. Nella Dichiarazione di Rio del 1992, si sostiene che «laddove vi so-no minacce di danni gravi o irreversibili, la mancanza di piene certezze scientifiche non potrà costituire un motivo per ritardare l’adozione di misure efficaci» che impediscano il degrado dell’ambiente. Questo principio di precauzione permette la protezione dei più deboli, che dispongono di pochi mezzi per difendersi e per procurare prove irrefutabili. Se l’informazione oggettiva porta a prevedere un danno grave e irreversibile, anche se non ci fosse una dimostrazione indiscutibile, qualunque progetto dovrebbe essere fermato o modificato. In questo modo si inverte l’onere della prova, dato che in questi casi bisogna procurare una dimostrazione oggettiva e decisiva che l’attività proposta non vada a pro-curare danni gravi all’ambiente o a quanti lo abitano.
187. Questo non significa opporsi a qualsiasi innovazione tecnologica che consenta di migliorare la qualità della vita di una popolazione. Ma in ogni caso deve rimanere fermo che la redditività non può essere l’unico criterio da tener presente e che, nel momento in cui apparissero nuovi elementi di giudizio a partire dagli sviluppi dell’informazione, dovrebbe esserci una nuova valutazione con la partecipazione di tutte le parti interessate. Il risultato della discussione potrà essere la decisione di non proseguire in un progetto, ma potrebbe anche essere la sua modi-fica o l’elaborazione di proposte alternative.
188. Ci sono discussioni, su questioni relative all’ambiente, nelle quali è difficile raggiungere un consenso. Ancora una volta ribadisco che la Chiesa non pretende di definire le questioni scientifiche, né di sostituirsi alla politica, ma invito ad un dibattito onesto e trasparente, perché le necessità particolari o le ideologie non ledano il bene comune.
Un racconto per l’anima
Il pesciolino che voleva volare
Una mattina d’inverno, un pesciolino che viveva in una vaschetta di vetro vide un uccello sul davanzale della finestra e disse:
— Come vola bene quell’uccellino, vorrei essere al suo posto e lui al mio. Voglio volare anch’io —.
Provò a volare, ma cascò in terra e svenne perché non respirava più.
Per fortuna venne il bambino, lo vide e lo rimise nella vaschetta di vetro.
Domenica XXIII del Tempo Ordinario (Anno B)
5 Settembre 2021
Vangelo secondo Marco (Mc 7,31-37)In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in di-sparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
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