Tutti pazzi per le Fonti di Poiano, vera oasi naturale. È uno dei luoghi di maggiore attrattività dell’Appennino. Una – delle diverse – domeniche da tutto esaurito o quasi quella appena trascorsa. Un produttore agricolo ha deciso, durante queste domeniche, di stazionare qui per vendere i suoi prodotti, considerato il notevole afflusso di persone.
E per chi c’era domenica poteva di sentire parlare diverse lingue: tedesco, francesce, filippino e idiomi di diverse nazionalità africane.
Di recente, qui, scrivevamo come il Parco nazionale dell’Appennino avesse da poco realizzato nuove opere di valorizzazione e tutela. Certo, da ultimare dato che il prato umido che è delimitato da una staccionata è stato preso come luogo per stendersi al fresco, mentre qualche staccionata è ancora da posizionare.
Eppure è un turismo di famiglie e giovani che pare non avere fine. Certo, all’info point e bar ristorante segnalano la stagionalità del luogo, ma a saper cogliere anche gli altri mesi possono riservare sorprese in fatto di afflussi. Che valgono alcune migliaia di presenze a week end.
Stiamo parlando di un luogo non troppo distante dalle ceramiche e nel cuore della Valle dei Gessi Triassici. La sua fama cresce col tempo. Qui il torrente d’acqua salata più freddo e breve d’Italia con la più grande risorgente carsica della regione. Se c’è afa è uno dei luoghi migliori dove trovare ristoro al fresco delle fonti e del bosco, ma si possono fare splendidi bagni di sole nei prati pianeggianti dirimpetto. C’è la possibilità di immergesti in un piccolo specchio d’acqua di sera luogo dove i pipistrelli che abitano le grotte accanto si nutrono. E qui c’è lo scorrere placido del Secchia che, certo, non riesce a competere in fatto di numeri con Poiano, ma che è un gettonato luogo di balneazione e grigliate. Insomma, qui si cerca di tutelare un luogo unico – che, coi Gessi, potrebbe diventare Patrimonio mondiale dell’umanità che, di fatto, è estremamente accessibile.
Come disse il sindaco Elio Ivo Sassi – che nel paese sopra le fonti e omonimo è nato -, un luogo che sa di Trentino senza essere Trentino “e ce lo abbiamo noi”.
Replicando al Carlino, il presidente del Parco nazionale ha giustamente ricordato come è ora di rivedere il concetto di turismo in Appennino che non può e non deve essere solo legato ai pernottamenti in alberghi o strutture ricettive registrate. Ma va calcolato alla luce di “movimenti registrati alle cellule telefoniche, consumi di elettricità, acqua…”. Se è per i telefonini presenti quello di Poiano è turismo a tutti gli effetti.
Secondo me in zona manca un campeggio dove poter montare una tenda o al limite far sostare in aerea attrezzata e sicura i camper. Campeggio non inteso come quelli che vediamo al mare, dove da una piazzola per roulotte, tirano fuori una casa per stanziare 3 mesi con tanto di TV satellitare e divano. La zona dei gessi e della vicina Bismantova è bellissima.
Francesco