È Cinzia Pedrini la nuova presidente di Anteas Associazione nazionale tutte età per la solidarietà dell’Emilia Romagna. Di origini montanare è spesso possibile incontrarla tra le nostre montagne.
Partiamo da qui. Cinzia, quale il tuo legame con l’Appennino?
Viscerale. Mio padre era dell’Appennino, di Castelnovo ne’ Monti, ed anche se poi si è trasferito a Reggio è rimasto sempre con il cuore e l’animo montanaro. Di conseguenza ho sempre avuto un rapporto fortissimo con questa terra, tanto da passarci, oltre alle canoniche vacanze estive, ogni momento libero a disposizione. Scappo in montagna ogni volta che mi è possibile. È il luogo dove da sempre mi sento a casa.
Da quando sei presidente e chi ti ha eletto?
Lo scorso 20 luglio il Consiglio direttivo dell’Anteas Aps regionale mi ha accordato all’unanimità la sua fiducia.
Presentaci il mondo delle Anteas: cosa sono e come sono articolate sul territorio?
In primis occorre precisare che il mondo Anteas (Associazione nazionale tutte età per la solidarietà) è composto da due realtà, la prima è l’associazione di volontariato Anteas Odv, l’altra è l’Anteas Aps, vale a dire l’associazione di promozione sociale. Entrambe sono presenti in modo capillare su tutto il territorio emiliano-romagnolo. L’Odv dà un aiuto concreto alle persone più fragili, agli anziani e alle loro famiglie, mentre l’Anteas Aps s’impegna per lo sviluppo dei legami sociali, per la promozione delle risorse del nostro territorio e crede fortemente nel turismo sociale come fattore di crescita culturale e relazionale. Con il viaggio che diventa una preziosa occasione di socializzazione.
Quali il ruolo dell’Anteas Aps regionale di cui sei presidente?
Alla struttura regionale spetta un ruolo di coordinamento delle Anteas territoriali e di indirizzo e proposta per nuovi progetti. Sono stati organizzati viaggi della Memoria, gite scolastiche, e annualmente (finché ci è stato possibile) soggiorni per la terza età.
Quali i progetti che portano avanti?
I progetti sono numerosi e diversificati, per tutte le età, e interessano principalmente i settori del turismo sociale, del tempo libero, della cultura e dello sport. Elencarne solo alcuni vorrebbe dire fare un torto ad altri e all’enorme lavoro delle persone che si sono impegnate nella loro organizzazione, promozione e realizzazione. Ad ogni modo, chi voglia farsi un’idea, seppur sommaria, può andare su www.emiliaromagna.anteas.org/ o sulla pagina Facebook o Twitter di “Anteas Servizi Emilia Romagna”.
Credi che anche nel nostro Appennino possa esserci spazio per una Anteas?
Sarebbe un’ottima idea, ma al di là di questo è doveroso dire che le Anteas già da tempo hanno iniziato a promuovere occasioni d’incontro e iniziative sul territorio appenninico. E di certo continueranno a farlo con maggiore convinzione nel prossimo futuro.
Sotto il tuo mandato, cosa vorresti che accadesse?
In questi anni, le relazioni e le esperienze sviluppate come Anteas (sia di turismo sociale sia inerenti al tema della solitudine e dell’assistenza) sono state una grande risorsa per i nostri territori. Ora dobbiamo continuare, ampliare e sviluppare questo percorso con ancora più convinzione. Ad esempio mi piacerebbe insistere su temi e iniziative in cui si possa costruire una solida alleanza tra giovani e anziani. Un modo per provare a superare i conflitti tra generazioni e guardare con più speranza al futuro. Un tema, quest’ultimo, al centro delle stesse politiche della Fnp, la Federazione nazionale dei pensionati della Cisl, dalle cui esperienze e iniziative locali, nell’aprile del 1996, è nata proprio l’Anteas.
Come vedi l’Appennino dalla città?
Un fiore all’occhiello del nostro territorio. Un luogo straordinario con enormi potenzialità, in cui la bellezza dell’ambiente, l’eredità storica e il patrimonio enogastronomico, se veicolate attraverso le opportunità garantite da cultura, turismo e sport, possono diventare uno straordinario mezzo di marketing territoriale.
Abbiamo il dovere morale di preservare, tutelare, valorizzare e di far conoscere al mondo questo straordinario patrimonio geografico, storico, artistico e culturale che abbiamo avuto la fortuna di ereditare. Qui c’è un Parco nazionale dell’Appennino e qui i comuni guardano con orgoglio alla Riserva di biosfera dell’Appennino tosco-emiliano, prossima non a caso all’allargamento.
E non dimentichiamo che proprio quella rupe inconfondibile, chiamata Pietra di Bismantova, citata da Dante nel IV Cantico del Purgatorio della Divina Commedia, domina le magnifiche vallate dove si produce, tra gli altri, un grande prodotto di questa terra: il Parmigiano Reggiano
Chi è Cinzia Pedrini
Cinzia Pedrini è nata Reggio, dove vive, 49 anni fa. Sposata con due figlie. Diplomata come corrispondente in lingue estere, dopo la maturità ha lavorato alle Poste per 6 mesi, quindi è entrata alla Cisl reggiana, dove ha fatto l’operatrice fiscale del Caf per 13 anni. Quindi per un decennio nell’ufficio organizzativo Cisl.
Con la nascita di Anteas Servizi nel 2014 su iniziativa della Cisl e della Fnp regionali è stata chiamata a Bologna dove lavora.