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Benessere nel bosco di Ligonchio: parte la Terapia Forestale del progetto REinVENTA

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Il Dott. Margheritini in un momento della formazione del 3-4 luglio

Incamminarsi nel bosco, entrare in contatto con la natura e connettersi a essa attraverso le sensazioni fisiche: questo lo scopo delle attività di Terapia Forestale iniziate nel bosco di Ligonchio, previste all’interno del Progetto REinVENTA. 

Il progetto, finanziato da Fondazione Manodori nell’ambito del Bando WelCom 2020, si propone di co-progettare insieme agli abitanti, soprattutto giovani, alcuni servizi innovativi da proporre al territorio e ai turisti, in un’ottica di benessere fisico e dello spirito, di bellezza, di riposo e rigenerazione.

A parte il percorso di Foresta Terapia appena partito sono state e saranno realizzate attività di Natural Art, Museo Diffuso e Vacanze di Autonomia con persone con disabilità.

Le prime attività si sono svolte nelle giornate 3, 4, 17 e 24 luglio.

Sabato 3 e domenica 4 luglio sono stati dedicati ad un percorso di formazione organizzato da CNR e CAI per guide ambientali-escursionistiche e per aspiranti guide. Sono intervenuti due formatori: il Dott. Giovanni Margheritini vicepresidente del Comitato Scientifico Centrale del CAI (CAI-CSC) e responsabile CAI per la Terapia Forestale e il Dott. Francesco Meneguzzo, ricercatore CNR-IBE e referente scientifico CAI-CSC per la Terapia Forestale. In una prima parte teorica, tenuta presso la sede del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, si sono affrontate nozioni di base di questa pratica, aspetti botanici dell’Appennino e produzione di sostanze organiche volatili da parte delle diverse specie forestali presenti in questa fascia altitudinale. È seguita una seconda giornata di formazione in un’area in fase di qualificazione per questo tipo di attività: “Il Piano”, a quota 1.450m slm, non lontano da Ligonchio, nella Valle dell’Ozola.

Nelle giornate di sabato 17 e 24 luglio, sempre in località Il Piano, sono state sperimentate due sedute-camminate di Terapia Forestale finalizzate alla raccolta dati per una ricerca scientifica che CAI e CNR stanno realizzando a livello nazionale sugli aspetti di benessere fisico e psicologico legati al vivere esperienze positive di relazione e dialogo con gli ambienti forestali, oltre che all’effetto salutare delle
sostanze volatili prodotte dagli alberi. Hanno partecipato complessivamente circa 40 persone nelle due giornate, compresi alcuni corsisti con il ruolo di osservatori. Per la raccolta dati sono stati seguiti protocolli specifici: compilazione di questionari sulle condizioni psico- fisiche e misurazione di parametri fisiologici, prima e dopo le camminate. Il percorso in foresta, condotto dalla psicologa Dott.ssa Emanuela Venturelli, ha previsto diversi momenti in cui a ciascun partecipante è stato richiesto di esplorare l’ambiente naturale attivando il tatto, l’olfatto, la vista e l’udito. Inoltre, è stato richiesto il silenzio e un atteggiamento di intimità e concentrazione per poter vivere al meglio un’esperienza di “immersione” nel bosco.

Contestualmente alle camminate, il Dott. F. Meneguzzo ha rilevato, con appositi sensori, la produzione di terpeni: composti organici volatili biogenici (BVOC) dall’impatto benefico sulla nostra salute psico-fisica emessi dalle piante forestali in atmosfera.
Al termine delle sedute è stato previsto un momento di confronto e restituzione di impressioni e sensazioni vissute. I partecipanti hanno evidenziato una condizione di benessere e hanno espresso grande soddisfazione per l’esperienza vissuta, auspicando altre opportunità di percorsi guidati con le modalità del bagno di foresta o di terapia forestale.

La Terapia Forestale (Forest Therapy) è una pratica di medicina preventiva nata in Giappone nel 1982 e che si basa su una esperienza di "immersione" nella natura. Così come diceva il Poeta Vate Gabriele D’Annunzio: “E immersi noi siam nello spirito silvestre, d’arborea vita viventi” (G. D’Annunzio, La pioggia nel pineto), la Terapia Forestale consiste nell' entrare in contatto con la natura, nel connettersi a essa attraverso le sensazioni fisiche. Non è un’escursione o attività di jogging, ma una pratica benefica per le persone che si origina dall' idea che il contatto con la natura sia una esigenza biologica imprescindibile per l' essere umano.