Una nuova puntata nei delicati rapporti tra istituzioni e Usi Civici di Febbio, per altro preannunciato dallo sfogo del sindaco di Villa Minozzo Elio Ivo Sassi.
L’Unione dei Comuni dell'Appennino Reggiano ha commissariato gli Usi Civici di Febbio per atti amministrativi non conformi alla legge o disattesi. Gli Usi Civici commissariati, però, non hanno accettano il provvedimento e si sono affidati all’avvocato Italo Rovali. E la questione, ora, si sposta in Procura.
L’avvocato Rovali ha dichiarato a mezzo stampa: "l’Unione dei Comuni montani ha commissariato gli Usi Civici , per cui presenterà un esposto alla Procura per abuso d’ufficio e un ricorso al Tar o, più probabilmente, al Presidente della Repubblica”.
La controversia fra il comune di Villa Minozzo e gli Usi Civici di Febbio ha origini lontane. Alla fine dell'estate scorsa, addirittura, “La Contessa” aveva abbandonato la gestione degli impianti di Febbio 2000 per mancati accordi sulla programmazione con gli stessi, che rappresentano la proprietà. Il sindaco Elio Ivo Sassi, per non fermare Febbio, provò a mediare la vertenza riuscendoci e, grazie a consistenti investimenti pubblici, sono stati revisionati gli impianti con il proseguimento della gestione della società “La Contessa” anche per quest'anno.
Alcuni giorni fa, la questione ha di nuovo assunto toni polemici dopo l’annuncio del concerto di Max Gazzè a Febbio, all’arrivo della seggiovia 2000 (rinviato per maltempo al 3 agosto) dopo la protesta degli ambientalisti e, soprattutto, dopo l’invasione di asini proprio nell’area dello spettacolo; episodio che ha riacceso lo scontro, ma per il quale l'allevatore si è prontamente scusato.
Ora gli stessi Usi Civici contestano il commissariamento, ritenuto “un atto illegittimo, perché semmai è la Regione che può procedere in questa direzione, purché per gravi motivi, non l’Unione”, e annunciano battaglia sul campeggio di Febbio aperto da anni, “per il quale è pendente un procedimento per abuso edilizio che viene da lontano” e, soprattutto, contestano quella che considerano una illecita interferenza da parte degli enti locali (Comune di Villa Minozzo e Unione) nella gestione di immobili e diritti.
La controversia prosegue.
Gli usi civici di Febbio,sono i proprietari di tutto,sono coloro,che con soldi loro,hanno comprato tutto seggiovie comprese e attrezzature annesse, quindi penso che della loro roba debbano farne ciò che vogliano, nel bene, o nel male che sia,rimettendoci semmai, capisco che il comune di Villa Minozzo e il sindaco ,ci smenino,a livello turistico e di immagine,ma la Contessa se non va,non va, e cmq si devono sempre rispettare le regole, l’anarchia in nome del rilanciamo febbio…non può andare mai bene,ci sono regole per tutti e bisogna rispettarle.
Sono ex dipendente Contessa, quello che concretamente nel 2014 ha ricostruito e ristruttorato tt il comprensorio.
Biass