Tra i commenti, in prevalenza di sostegno, questo di Marco Ferrari che li riassume: "Io amo la montagna, sola e silenziosa. Spesso le mie camminate sono ad orari assurdi per cercare quella pace che difficilmente trovo a qualsiasi ora nella mia Bibbiano. Detto questo, ovviamente non parteciperò al concerto, ma per il semplice motivo che sono parecchio selvatico... Però quando ho saputo del concerto, dentro di me, ho pensato: era ora! In montagna avete perso mesi importanti causa covid, forse ne perderete altri (spero per tutti di no!), ma nonostante il momentaccio avete pensato ad una iniziativa che credo possa essere indimenticabile per chi verrà. Il nostro Appennino ha bisogno di rinnovarsi, le stesse attività economiche hanno bisogno di manifestazioni nuove, che sia un concerto o che sia un torneo di ramino cambia poco. Servono sforzi e voi li state facendo, quindi vi auguro che sia una bellissima serata e spero che chi scoprirà per la prima volta quei posti incantevoli che noi amiamo da sempre, torni presto per vivere la montagna anche come piace a me".
Concerto di Max Gazzè sul Cusna, la Infofebbio: “Puliremo tutto e nulla sarà intaccato”
Concerto di Max Gazzè sul Cusna, ne avevamo dato notizia nei giorni scorsi. Ne erano scaturite alcune critiche (e diverse polemiche sugli immancabili social), dopo la presa di posizione di Lipu e Wwf. Ora a tornare sul tema sono di nuovo gli stessi organizzatori di Info Febbio, con questo post pubblicato nel pomeriggio di giovedì 22 luglio: "Siamo amareggiati e con l'entusiasmo messo a dura prova. Se avessimo scritto questa mattina, sarebbe stato un 'post di getto', avrebbe generato polverone su polverone, quindi ora con calma, siamo qui per dare risposte. Sono mesi che ci impegniamo per organizzare tutto al meglio, nel pieno rispetto del territorio e della salvaguardia ambientale. Siamo ben consapevoli della delicatezza della zona. Già altri, hanno organizzato e stanno organizzando concerti in alta quota, dai festival importanti sulle Dolomiti al mega concerto organizzato a Plan De Corones. Il nostro evento durerà una mezza giornata e niente sarà intaccato. Abbiamo già predisposto rigidi controlli di sicurezza e rispettato tutti i criteri imposti dalle normative vigenti".
"Ci siamo inoltre premurati di distribuire acqua in bottigliette bio - proseguono gli organizzatori - e ci siamo prefissati di ripulire l'area, come già facciamo abitualmente nell'apertura ordinaria. Per il discorso illuminazione 'gestita a piacere', ne riparliamo dopo il 27! Non abbiamo tempo da perdere in questi giorni.
Per non passare dai superficiali di turno, come volete far intendere, ci teniamo a precisare che per la parte organizzativa ci siamo affidati ad uno studio tecnico di Pistoia, specializzato in pratiche di pubblico spettacolo. Professionisti, ingegneri e progettisti che per primi, hanno come obiettivo, il corretto svolgimento dell'evento. Non da ultimo, ringraziamo chi sta spendendo pubblicamente parole a nostro sostegno. Grazie". Ultima nota: biglietti ancora disponibili su Mailticket.
Vi auguro tutto il successo che meritate, bravi ragazzi, il vostro impegno per la nostra bellissima montagna
Anto
Ma poi, tra l’altro è pure comodo Un concerto sul cusna ci puoi arrivare a piedi in pochi minuti, senza utilizzare l’auto o altro mezzo che inquina. Ma per favore… E poi staremo a vedere se tornerà tutto come prima senza bottigliette e lattine.
Giovanni
incredibile vedere ancora critiche ad iniziative lodevoli come questa.
assurdo il commento di Giovanni, che evidentemente non vive di turismo e soprattutto non in montagna.
è la differenza abissale che c’è tra noi (non tutti per fortuna) e gli abitanti del trentino…dove ogni iniziativa che porta turismo (quindi soldi e benessere per la zona) è ben sponsorizzata da TUTTI!.
poi aggiungiamo quelli che si definiscono ambientalisti, per i quali è più importante non svegliare un capriolo che dorme (1 volta all’anno) piuttosto che portare un po di turismo e far conoscere alla gente i nostri posti!
Andrea
Mai visto un concerto sulla Cima Tosa.
La sete di denaro non può giustificare iniziative assurde come questa, l’ecosistema è già sufficientemente compromesso. Mi meraviglia anche che gli amministratori locali abbiano concesso le autorizzazioni e questo la dice lunga da chi siamo gestiti in questo paese .
Aggiungo anche che a me piacciono molto le canzoni di Max Gazzè e lo avrei visto volentieri ma di certo non mi arrampichero’ sul Cusna per assistere al suo concerto e sono certo che molti faranno altrettanto.
Saluti Giovanni
Giovanni
Pensi che io ho visto un “concerto” nell’Artico patrocinato da Greenpeace, sciagurati che sono andati a disturbare gli orsi polari con le loro barche e le loro note.
https://youtu.be/2DLnhdnSUVs
Animapixel di Roberto Sala
Questo è uno di quegli eventi che spiega nel suo piccolo perché il mondo è messo così. L’essere animale uomo pensa che tutto il mondo sia suo e che possa fruirne a suo piacimento.Qui non c’entra il turismo e tutte le altre balle annesse e connesse, le cime delle montagne vanno tutelate e preservate nel rispetto di quello che rappresentano, ultimi baluardi di natura ancora poco contaminata. Portare animali umani una volta all’anno a rompere i coglioni in cima ad un monte a far casino è l ennesima prova della stupidità umana.
Marco Galeazzi
https://www.visittrentino.info/it/isuonidelledolomiti
ci saranno polemiche anche sulle Dolomiti?!
DR
Tenete botta e andate avanti, ci sarà sempre una schiera pronta a criticare qualsiasi iniziativa, voi curatevi solo di coloro che verranno a godersi l’evento.
Mattia
Perché LIPU e WWF non intervengono a difesa di ponghe, ratti e piccioni quando concerti ben più grossi vengono organizzati nelle piazze delle città?
Da amante della natura sinceramente credo che questa associazioni, fondamentali per il ruolo che svolgono di tutela della fauna e sensibilizzazione della popolazione, in certi casi assumano posizioni estremamente rigide e quasi integraliste.
Personalmente ritengo che tre ore di concerto con un affluenza tutto sommato limitata, vista anche la location, non vadano ad incidere sulla fauna più che le centinaia (per non dire migliaia) di persone che quotidianamente in questo periodo camminano sulle nostre montagne.
LR