Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato Salviamo le Cicogne
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Nel merito delle recentissime dichiarazioni rilasciate sulla Gazzetta di Reggio dal presidente regionale Stefano Bonaccini riguardanti l'apertura dei punti nascita, il comitato Salviamo le Cicogne interrompe il silenzio stampa che si era dato in attesa degli sviluppi attesi, poiché intravede l'ennesimo tentativo di disimpegno e deresponsabilizzazione da parte della Regione. Dopo le promesse elettorali del "tutto già fatto, ora apriamo i punti nascita con un progetto sperimentale grazie all'intesa Regione - Governo", c'è stata prima l'affermazione dell'assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini "chiederemo la deroga al ministero", cioè quella già negata in precedenza, e ora Bonaccini che torna sulle posizioni del 2017, quando "per riaprire occorre cambiare le norme".
Tutto fumo quindi. Dopo l'annuncio degli studi di fattibilità per i punti nascita Alto Reno Terme (Porretta Terme) al fine di chiedere la deroga al Ministero della salute per la riapertura, l'assessore Donini ha dichiarato di voler seguire lo stesso iter anche per il punto nascite di Castelnovo. Se non fosse che per Porretta Terme, il punto nascita é stato chiuso quando ancora non c'era l'istituto della deroga ministeriale e quindi si trova in una situazione - dal punto di vista giuridico - molto diversa da quella di Castelnovo ne' Monti, chiuso nel 2017, il quale si è già visto rifiutare la deroga e dovrebbe chiedere, piuttosto, un riesame della stessa.
All'epoca la deroga ministeriale era stata rifiutata per tre motivi: le distanze (perché i tempi di percorrenza erano stati sensibilmente abbassati), l'assenza di personale medico proprio del Sant'Anna (mentre invece già allora il personale medico faceva parte dell'unica Ausl provinciale e non più dipendente ai singoli ospedali) e la semplice reperibilità pediatrica anziché la guardia attiva h24 (ma l'assessore Venturi aveva dichiarato per iscritto al Ministero che l'avrebbe attivata). Prima della chiusura del punto nascita all'ospedale Sant'Anna il nostro ospedale era quindi a norma per quanto riguarda tutti gli aspetti, dalle attrezzature, alle strutture, al personale, ovvero ottemperava al rigoroso rispetto degli standard di sicurezza necessari per i punti nascita di 1° livello.
Nonostante le interrogazioni regionali nessuno ha visto alcun progetto-protocollo sperimentale più volte annunciato. Siamo stanche di essere prese in giro.
Comitato Salviamo le Cicogne
Sono sempre stato convinto che, per varie ragioni, il punto nascite di Castelnovo Monti non riaprira’ mai. Credo pero’ che concentrarsi su quello faccia perdere di vista alla politica, altri problemi a mio parere piu’ importanti. La mancanza di lavoro stabile e soddisfacente e’ il problema piu’ importante di cui soffre la montagna. E’ a causa di quello, unito al mediocre stato delle nostre strade, la causa principale ma non unica dello spopolamento della montagna. Senza polemiche e x semplificare, e’ cosi’ importante nascere a Castelnovo se poi finite le superiori devi andartene via ?! Cicogne continuate giustamente la vostra e nostra battaglia x il punto nascite ma gurdate e cercate di fare qualcosa anche per il resto dei problemi.
Ale
Non credo che mettere il silenzio sulla mancanza di assistenza al parto e quindi sulla sicurezza delle mamme e dei bambini possa aiutare a risolvere o concentrare le forze su mancanza di lavoro o sulle strade fatte quando non esistevano le automobili. Il nostro comitato ha una missione precisa e per questa ci spendiamo.
Poi, per lottare anche all’interno degli organi elettivi abbiamo fatto una lista civica che ha consentito di avere un rappresentante in consiglio comunale. Attraverso essa poniamo attenzione agli altri aspetti, fra i quali quelli da lei sottolineati. Ma purtroppo non ci fanno scrivere neanche sul giornalino comunale, pagato con i contributi di tutti i cittadini, anche di quelli che ci hanno votato.
Nadia Vassallo portavoce comitato Salviamo le Cicogne
VA GIA’ BENE CHE NON CHIUDANO L’OSPEDALE. IL FUTURO DELLA SANITA’ NON E’ ROSEO E IL COVID HA DATO UN GROSSO PUGNO DESTRO ALLA SANITA’ PUBBLICA. CREDERE POI IN BONACCINI E’ SPERARE CHE GLI ASINI VOLINO.
Cristian Controccorente
Io non so se vede giusto Ale quando prevede che “il punto nascite di Castelnovo Monti non riaprira’ mai”, ma rimane comunque il merito del Comitato di aver sensibilizzato i “montanari”, e non solo, rispetto al futuro dell’Ospedale di zona, perché il problema dei numeri, che ha finora riguardato soltanto il Punto Nascita – almeno da quanto ci è dato di capirne dall’esterno – potrebbe semmai riproporsi, nel prosieguo, anche per altri Reparti.
Avvedutamente, a mio modesto parere, il Comitato ha poi cercato di avere una propria rappresentanza in Consiglio comunale, perché all’interno delle Istituzioni si può dar maggior forza e voce alle proposte, e si può altresì allargare il “raggio di azione”, ossia interessarsi anche di altre tematiche (un tempo c’erano i cosiddetti Corpi sociali intermedi a stimolare la politica su questo piano, ma tale ruolo pare esser andato affievolendosi).
P.B. 20.07.2021
P.B.