E’ stato un appuntamento molto speciale per persone speciali la grande pizzata organizzata nei giorni scorsi nel cortile della Casa della Corte, a Cavola di Toano: gli invitati sono stati le ragazze e i ragazzi con disabilità che desiderano accrescere le competenze per la gestione della vita quotidiana per raggiungere il maggior livello di autonomia.
Il successo dell' iniziativa è dovuto anche all' ampia partecipazione, c’erano tutti: i condomini e i vicini di casa, le istituzioni locali, i familiari e ovviamente i ragazzi che abitano la casa e provano a farcela da soli, o comunque con l’aiuto e il supporto di bravi operatori ed eccezionali volontari.
Dal 2017 alla Casa della Corte la fondazione "Durante e dopo di noi" di Reggio Emilia, con il supporto delle istituzioni e il volontariato locale, sta battendo la strada di una sperimentazione ambiziosa: ha affittato un piccolo appartamento senza barriere architettoniche in cui alcuni ragazzi e ragazze con disabilità programmano il pranzo, la spesa, preparano da mangiare, riordinano gli ambienti, e dopo un certo periodo, provano a dormire fuori casa.
Un progetto innovativo che vuole portare un importante cambio di paradigma: superare il concetto di assistenza per arrivare ad un’educazione all’autonomia. Una vera e propria palestra di vita. Per rendere possibile tutto ciò occorre che l’intera comunità prenda in carico i soggetti più deboli e sintonizzi le proprie antenne sulle finalità del progetto.
“La pandemia - spiega Innocenza Grillone, presidente della Fondazione - ha messo a dura prova le famiglie oltre che i ragazzi con disabilità. Oggi quindi ritrovarsi a tavola, per la nostra comunità, ha un significato non è scontato. Grazie ai nostri soci Silvana Monticelli e Luigi Casini, agli amici della Casa della corte, all'amministrazione di Toano, presente nella figura del suo vice Sindaco Romano Albertini e da sempre al fianco della comunità e dei ragazzi e ragazze del progetto. Speriamo - conclude Grillone - che questo evento possa diventare il primo di una lunga serie e possa essere di buon augurio per lasciarsi finalmente alle spalle questo difficile anno di emergenza sanitaria ed intraprendere, appena possibile, nuove tappe dei percorsi individuati e finanziati sulla base di progettazioni concordate con le persone, le famiglie le istituzioni ed i partner del territorio”.