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Monsignor Guiscardo Mercati invita a riflettere su come “nessuno è profeta in patria”

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UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)

 San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro,

Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 04 al 11 luglio 2021

 

DOMENICA 

04 luglio

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (libera int.) ore 11.15 (pro populo) ore 18.00 (def. Cavalletti Vincenza)                                                                     Pontone ore 10.00.         Pantano ore 10.00.  Abazia di Marola ore 11.00
LUNEDI’

05 luglio

Nella sua missione, Gesù annuncia la buona notizia del Regno e compie segni prodigiosi.

Ma a Nàzaret, tra i suoi concittadini, lo stupore cede il posto all’incredulità.

Qui non può compiere miracoli perché per questi sono necessari cuori aperti alla fede.

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

MARTEDI’

06 luglio

 

S. Messa: ore 18.00  (def. di Vasirani Teresa)

MERCOLEDI’

07 luglio

S. Messa: ore 10.30 ( def. Cornioli Amos e Gisvaldina)
GIOVEDI

08 luglio

S. Messa: ore 18.00 ( libera intenzione)
VENERDI’

09 luglio

S. Messa: ore 18.00 ( libera intenzione)
SABATO

10 luglio

S. Messe festive: ore 18.00 a S. Donnino   ore 20.00 Velluciana.
DOMENICA

11 luglio

S. Messe: Carpineti ore 8.30 (def. Meglioli Giacomino, Agostino e Bruna) ore 11.15 (pro populo) ore 18.00 (def. Cavalletti Vincenza)

Pontone ore 10.00.         Pantano ore 10.00.           Abazia di Marola ore 11.00

 

Meditazione domenicale. Il difficile annuncio del Vangelo. Un profeta nella sua patria è disprezzato, afferma Gesù. Questo porta a interrogarsi su quanto siano accolti i valori e gli insegnamenti evangelici, proclamati dalle persone e dalle istituzioni socio-ecclesiali, ma che spesso non sono realmente vissuti. Ezechiele (prima lettura) è mandato da Dio a parlare al popolo definito ribelle, testardo e dal cuore indurito: nonostante tutto, la sua Parola sarà “in mezzo a loro”. Paolo (seconda lettura) rilegge alla luce della Pasqua di Cristo tutti i patimenti e le debolezze che ha dovuto affrontare. Riconoscendo la grazia donata dal Signore, li accetta volentieri: è nella debolezza, infatti, che si scopre forte. A Nazareth, Gesù trova ostilità tra i suoi compaesani, che pensano di sapere tutto di lui (Vangelo). Essi non si aprono al suo messaggio e rifiutano che Dio possa essere presente a parlare in lui. Tale posizione autoreferenziale non permette di cogliere l’alterità del messaggio di Gesù, in cui Dio si presenta sotto forma di parola, pieno di potenza e di autorità, che si rivolge a tutti gli uomini anche oggi.

Auguri ai novelli sposi. Venerdì 9 luglio alle ore 16.30 nella Chiesa della Natività di Maria in Scandiano, Rossi Enrico e Boccedi Serena si uniranno in matrimonio. Lo avevano programmato un anno e mezzo fa, ma la pandemia lo aveva impedito. Ora finalmente possono coronare il loro desiderio. A portare le fedi sarà Zoe, la loro piccola e simpatica figlioletta. La loro famiglia abita già in parrocchia ed Enrico svolge il suo lavoro di tecnico geometra sul nostro territorio, oltre ad essere impegnato come capogruppo in Consiglio Comunale. Serena, originaria di Casalgrande, svolge la sua professione di fisioterapista ed è proprio nell’esercizio delle sue funzioni che ha incontrato Enrico. Il progetto di vita di ognuno segue strade particolari e personali, il loro si è intrecciato casualmente  ma è maturato stabilmente. Oggi scegliere di sposarsi cristianamente credo sia una bella testimonianza. Li ho preparati al Sacramento e come dono hanno desiderato il Libro Sacro della Bibbia ed è proprio dalla Parola di Dio che devono trovare forza, serenità e gioia per vivere ogni giorno il loro sì d’amore. Parteciperò volentieri alla loro celebrazione e unirò la mia preghiera alla loro perché come dice la benedizione del matrimonio, possano vivere a lungo nella prosperità e nella pace e vedere i figli dei loro figli. A nome di tutta la parrocchia, felicitazioni!

 

Un pensiero per il tempo estivo: umanita’. Rivolgi la parola e chiama la gente per nome: il proprio nome. È la voce più bella del vocabolario e niente è più piacevole di un saluto gentile. Sorridi: alle cose e alle persone; a quelli che lavorano con te e a chi ti comanda. Sorridi anche a chi ti domanda un favore e se tu chiedi un servizio. Un piccolo sorriso fa bene al cuore, è un tonico per la salute, ispira dolci pensieri, ti rende più buono. Evita le beghe, perché i punti di vista sono tre: il tuo, quello degli altri, quello giusto. E bisogna trovarlo, assieme. La giornata è fatta di 1440 minuti e se ne va veloce. Non lasciarti assorbire troppo dalle cose che tratti. Dai spazio anche alla riflessione e alla preghiera

Ricordiamo i nostri morti. Ferrari Luciana (Luce) vedova Carubbi di anni 93 deceduta a Castelnuovo Monti il 27 giugno. Nata e vissuta in montagna, Luce, come confidenzialmente veniva chiamata, ha amato la sua terra, in particolare Marola. Si era sposata con Irmo e con lui ha generato tre figli: Silvana, Adamo e Massimo. Rimasta vedova con tre bambini, non si è persa d’animo ma ha messo a frutto i suoi naturali talenti, lavorando in più settori con energia e intelligenza, dando la possibilità ai suoi figli di studiare e di inserirsi nel mondo del lavoro e sociale. E come lei amava dire con umiltà e con convinzione: “aveva allevato tre bravi ragazzi”, che le sono sempre stati accanto come lei aveva fatto con loro, soprattutto in questi ultimi anni, dandole la possibilità di restare in famiglia, circondata dai quattro nipoti, dalle nuore e di sentirsi amata. Luciana non ha solo fatto la madre, ma ha dovuto fare la parte anche del padre e questo i suoi figli lo hanno compreso. Ecco perché sentono il vuoto della sua dipartita, pur consapevoli del tempo prezioso che gli è stato concesso. La natura, gli animali erano le cose da lei predilette, oltre ovviamente ad un rapporto franco e diretto con tutte le persone che incontrava. La fede è sempre stata per lei un punto fermo, la preghiera ha scandito le sue giornate, in particolare il rosario quotidiano e la messa domenicale, a cui partecipava sempre con devozione. Con lei scompare un’altra memoria storica di Marola e la prova è stata la larga partecipazione alla preghiera del rosario nell’Abadia del Seminario dove i marolesi hanno attestato a lei e alla sua famiglia, stima e affetto, affidandola alla bontà misericordiosa del Signore e alla Madonna Assunta. Il suo funerale è stato celebrato nella stessa chiesa il giorno dopo alla presenza dei famigliari e parenti, con una liturgia semplice ma sentita, dove una nipote ha tracciato in forma di preghiera i tratti essenziali della vita di Luce. Il suo corpo, sepolto nel piccolo cimitero immerso nel castagneto di Marola, nella tomba di famiglia accanto al marito, vi riposi in pace. Condoglianze ai familiari.

 

Offerte ricevute: Meglioli Teresa per la parrocchia. Rossi Ornella per la pulizia della chiesa. Carpineti da Vivere per l’uso dell’oratorio. In memoria di Canovi Daniele le figlie per la chiesa di San Donnino. I genitori dei ragazzi che hanno ricevuto la Cresima a Pantano, per la chiesa. A tutti grazie!