Ieri Castelnovo ne’ Monti è stata una delle tappe del tour della Giunta regionale che riprende il viaggio nelle province e annuncia investimenti dalla Bassa alla montagna.
Nella sala consiliare del comune di Castelnovo con i sindaci della montagna reggiana ci si è confrontati su diversi temi: lavoro, servizi turismo infrastrutture. Presenti, tra gli altri, il sindaco Enrico Bini, quelli di Villa Minozzo e Carpineti, Elio Ivo Sassi e Tiziano Borghi, e i primi cittadini dell’Unione montana dell’Appennino Reggiano.
Da parte della Regione un impegno forte per contrastare abbandono e spopolamento e promuovere per questi territori uno sviluppo sostenibile e di qualità.
Fra gli investimenti più rilevanti in Appennino quelli contenuti nella strategia denominata “Montagna del latte”: 3 milioni 740mila euro nazionali, 17 milioni regionali, 6 milioni dai privati e 1,2 stanziati dagli enti locali coinvolti destinati alla valorizzazione della vocazione agricola e della filiera del Parmigiano Reggiano di Montagna e turistico-culturale del territorio, al rafforzamento delle attività economiche, ma anche ai servizi nei settori della mobilità, sanità e istruzione.
Non mancano interventi per la sicurezza del territorio: in Appennino sono previsti o in corso 324 interventi per quasi 41 milioni. Dai contributi per le giovani coppie che vogliono acquistare o ristrutturare casa in Appennino (in provincia di Reggio Emilia oltre 3,5 milioni di euro, di cui hanno usufruito 124 giovani coppie o famiglie , su un totale regionale di 20 milioni di euro e circa 700 nuclei familiari); al taglio o azzeramento dell' Irap per imprese, esercizi commerciali e professionisti (nei comuni della montagna reggiana 3,3 milioni le risorse concesse per 918 domande, su un totale regionale di 21 milioni e quasi 5.900 domande).
Il tour regionale è dunque un’occasione per fare il punto sui progetti che riguardano il territorio reggiano e possono contare su investimenti nel triennio 2020-2022 per 640 milioni di euro: Reggio Emilia (visita già prevista nell' ottobre scorso, ma poi sospesa a causa dell' emergenza Covid), appunto Castelnovo ne' Monti, Reggiolo, Gualtieri, Castellarano e Montecchio Emilia.
Ammontano infine a 27 milioni le risorse per la banda ultra-larga in provincia di Reggio (fondi Fesr, Feasr e Fsc) a cui si aggiungono 4,12 milioni per la realizzazione di dorsali in fibra ottica in carico a Lepida. Rinnovato impegno per la riorganizzazione e la qualificazione delle strutture ospedaliere: al Sant’Anna di Castelnovo sarà riorganizzato il pronto soccorso provvisorio.
La visita della Giunta regionale continuerà nelle prossime settimane con gli appuntamenti di Ferrara, Modena e Bologna.
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IL COMUNICATO DELLA UNIONE DEI COMUNI
Viabilità e Statale 63, residenzialità dei giovani in montagna, sanità e situazione del Punto nascite, prosecuzione della Strategia nazionale Aree Interne, sostegni all’agricoltura. Sono alcuni dei temi affrontati ieri pomeriggio, martedì, nell’ambito della visita a Castelnovo Monti della Giunta della Regione Emilia-Romagna, guidata dal Presidente Stefano Bonaccini. L’incontro ha visto la partecipazione di tutti i Sindaci dell’Unione Appennino, e del Presidente del Parco nazionale Fausto Giovanelli.
“È stato un incontro estremamente utile e importante, necessario per allinearci con la Regione su diversi progetti strategici per il nostro territorio. Ringrazio il Presidente Bonaccini e l’intera Giunta per aver organizzato questo passaggio sul territorio reggiano, e spero che si possa ripetere con una certa regolarià”. Lo afferma il Sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini, che prosegue: “Abbiamo ricevuto informazioni importanti rispetto alla richiesta avanzata formalmente dalla Regione di inserire gli interventi per il miglioramento della Statale 63 nel nuovo piano programmatico Anas: questa soluzione era stata frenata dal recente cambio ai vertici dell’Ente per le strade, e sembrava che Anas avesse previsto solamente la manutenzione ordinaria nei prossimi anni, ma ora la situazione sembra essersi sbloccata. Sul tema è stata anche presentata una Interrogazione al Ministero delle Infrastrutture dall’Onorevole Antonella Incerti. Ora attendiamo risposte celeri: abbiamo in ballo interventi rilevanti, che anche la Regione ritiene strategici, quali la razionalizzazione del tratto dal Bocco alla Bettola, il miglioramento del tratto della Pinetina di Vezzano, la manutenzione straordinaria della Galleria del Seminario, l’allargamento della carreggiata nel tratto tra Ardaceda e Cà del Merlo, i collegamento tra la statale e gli assi cittadini, come la bretella di Rivalta”. La Regione ha inoltre annunciato ulteriori stanziamenti alla Provincia per la manutenzione e qualificazione dei tratti stradali di sua competenza, anche in Appennino. “Abbiamo parlato anche di azioni a sostegno del turismo – prosegue Bini – e di sostegno della residenzialità dei giovani, attraverso i contributi rivolti all’acquisto della prima casa in Appennino, e ovviamente di sanità. Il presidente Bonaccini ha ribadito l’impegno per la riapertura del Punto nascite dell’Ospedale Sant’Anna. Sulla riapertura dei servizi nei territori appenninici ha avuto di recente un incontro con il Ministro Speranza per definire alcuni aspetti procedurali. Ora che l’emergenza Covid appare in fase discendente si può andare avanti per rendere concreto questo obiettivo. Inoltre ci sono impegni sulla sanità territoriale, in particolare i servizi per le fasce deboli, anziani e disabili. Un altro obiettivo che si sta perseguendo è recuperare i ritardi accumulati, a causa di problemi dell’operatore che lo sta portando avanti, sul progetto della connettività a banda ultra larga, che resta un servizio essenziale specialmente per i territori del crinale e per consentire la stessa residenzialità dei giovani a cui si accennava”.
Conclude Bini: “La Giunta regionale ha infine manifestato piena collaborazione per seguire la seconda fase di programmazione della Strategia Nazionale Aree Interne, rifinanziata per i prossimi anni con fondi nazionali ed europei per 2,1 miliardi di euro. Lavoreremo in stretta collaborazione per una nuova serie di azioni, dalle risorse rivolte all’agricoltura ai servizi, dalla mobilità alla sanità, dall’istruzione alla formazione – lavoro, che continuino a sviluppare nuove prospettive per i territori montani. Prospettive che hanno iniziato a mettere radici con la prima programmazione, che sul nostro territorio ha portato circa 30 milioni di euro di investimenti, e che ora vogliamo consolidare e far crescere”.
Parole, parole….
Faremo, facciamo poi fermo…
Mi stupisco ancora che c’è gente che vi crede ancora…
Esempio lampante il punto nascite e la sistemazione del SS 63.
Tante parole, parecchi soldi mangiati,ma di fatto…???
Croci Enrico