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Open day confermati: esclusivo utilizzo di Pfizer e Moderna

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Gli open day vaccinali programmati in Emilia-Romagna, tra cui quello del 25 giugno a Castelnovo ne' Monti, vengono confermati ma con l'esclusivo utilizzo dei vaccini Pfizer e Moderna. La decisione della Regione in attesa di maggiori indicazioni dal Cts sull'impiego dei vaccini a vettore virale negli under 60 è indirizzata alla prudenza, ma senza rinunciare all'accelerazione impressa alla vaccinazione in corso.

Dopo i recenti casi di trombosi avvenuti in seguito alla somministrazione di AstraZeneca, ieri il Cts ha raccomandato che per gli under 60 sia "considerata" la somministrazione dei vaccini di Pfizer o Moderna, ricorrendo alla vaccinazione eterologa (cioè con due vaccini diversi) nel caso la prima dose con AstraZeneca sia già stata effettuata. Mentre per chi ha più di 60 anni, il parere del Cts è che possa invece ricevere normalmente sia la prima che la seconda dose di AstraZeneca.

Oltre all'Emilia Romagna, altre Regioni hanno deciso di sospendere l'utilizzo di AstraZeneca sulle persone di età inferiore a 60 anni, risultando in un inevitabile rallentamento della campagna vaccinale. Nuovi limiti rendono più difficile l’organizzazione degli open day che, a parte quelli già in programma, sono stati momentaneamente sospesi. Si è inoltre già rilevata una riduzione delle adesioni da parte di molti giovani, soprattutto in seguito alle vicende che hanno coinvolto una 18enne ligure.

Camilla Canepa ha approfittato degli open day organizzati dalla regione Liguria per anticipare la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Ricevuta la prima dose il 25 maggio, è stata in seguito ricoverata per il sopraggiungere di alcune trombosi e sottoposta a due interventi chirurgici. Il decesso è avvenuto il 10 giugno. Camilla Canepa, 18 anni di Sestri Levante, si è poi scoperto soffrire di piastrinopenia autoimmune familiare, una patologia che comporta una cronica carenza di piastrine, e seguiva una terapia ormonale. Si sta ora cercando di capire se la stessa lo avesse comunicato al momento dell'iniezione e se le due cose possano essere correlate.

Come si legge nell'articolo del Post, le trombosi sono un problema di salute che interessa numerose persone con predisposizioni e che può riguardare anche i fumatori e in generale chi ha stili di vita poco sani o assume particolari farmaci. I casi di trombosi sono normalmente presenti tra la popolazione ed è quindi prevedibile che siano rilevati anche tra i milioni di individui che vengono vaccinati: ciò non indica che la causa sia necessariamente sempre il vaccino.

In generale, il vaccino di AstraZeneca è comunque sicuro ed efficace, come confermato dai dati raccolti dalle autorità di controllo dei farmaci. Nel suo ultimo rapporto l’AIFA ha segnalato che dal 27 dicembre 2020 al 26 maggio 2021 su 6,7 milioni di dosi somministrate le segnalazioni di effetti avversi sono stati 236 ogni 100mila dosi, a fronte delle 214 sempre su 100mila dosi del vaccino di Pfizer-BioNTech, somministrato 22,3 milioni di volte.

Nei  tre giorni di open day appena concluso all'hub di Scandiano si è utilizzato il vaccino della ditta Johnson & Johnson, che utilizza la stessa tecnologia di AstraZeneca e che ora è sconsigliato per gli under 60. "Nei nostri Open day - afferma l'assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini-, sono stati utilizzati prevalentemente vaccini J&J, approvati da Aifa per gli over 18 anche se preferibilmente indicati per le persone con più di 60 anni. Se ora si cambia decisione da parte delle Autorità competenti ci adegueremo come sempre, sperando che si dica una parola definitiva".