Cogliere le opportunità nelle situazioni complesse. Nasce così l'idea di creare anche nella scuola primaria di Carpineti un orto scolastico, per rendere possibile e realmente praticabile educare i bimbi all'aperto.
Così le insegnanti della scuola "Don Borghi" di Carpineti raccontano l'esperienza formativa: "Un luogo progettato, ma anche aperto alle sperimentazioni spontanee. Un luogo in cui imparare il valore dell'attesa paziente nei confronti dei doni della terra e in cui rendersi conto che senza cura nulla cresce e si sviluppa. Un luogo dove dimenticare che questa è la mia classe e quella la tua, perché tutti dobbiamo contribuire e occuparci del bene comune. Un luogo dove spostare i concetti matematici e geometrici dal banco alla piena terra, dove imparare a costruire un rombo dopo aver zappato la terra o suddividere porzioni di un cassone utilizzando le frazioni. Un luogo che piace alle persone che passano davanti alla scuola, che smettono di immaginare cosa fanno i bambini dietro i muri della scuola e li vedono agire".
"Un luogo reso possibile dall'impegno di Enza - continuano le docenti - che con i contributi di Iren all'ente locale ci ha permesso di poter disporre dei mezzi e degli strumenti per operare. E dalle mani di Prospero, che ha predisposto gli spazi. Indispensabile la presenza di Emilio Bertoncini, che ci ha potuto guidare nel progetto grazie al supporto
economico della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI). E il dottor Bertoncini, esperto di didattica in outdoor, che ci ha condotto a distanza e poi finalmente in presenza coinvolgendo i bambini e affiancando le insegnanti".
"Non dimentichiamo i bambini - concludono - che hanno pensato, ipotizzato, sperimentato e saputo apprendere dai ritmi lenti delle stagioni. Il progetto ha infine coinvolto anche i ragazzi della scuola secondaria di Carpineti e di Casina in un percorso di cura dell’orto domestico in cassetta che porterà frutti durante l’estate".