Nuova vita, spazi moderni e rinnovati, e una gestione di grande successo confermatissima: sono i motivi che hanno spinto la comunità di Cortogno a vivere sabato mattina un momento di festa. Alla presenza del Vicesindaco Maurizio Cineroli insieme ad altri componenti della Giunta e Consiglieri comunali, all’Onorevole Antonella Incerti, al Presidente del Consiglio dell'Unione Appennino Luca Zini, al presidente della sezione di Reggio del Consorzio Parmigiano Reggiano Giorgio Catellani e al parroco don Carlo Castellini che ha impartito la benedizione e con tanti cittadini, sono stati infatti inaugurati i nuovi locali e la rinnovata, ampia distesa estiva dello storico Bar di Cortogno, oggi gestito dalla famiglia Iori, che negli ultimi anni lo ha fatto diventare un locale di richiamo provinciale e oltre. Il locale ha visto una profonda ristrutturazione, seppur effettuata nel tempo record di un paio di settimane. L’intervento ha visto un importante finanziamento da parte della Regione Emilia Romagna. Ora, dopo i lavori, entrando nel bar un ruolo da protagonisti lo hanno i prodotti tipici della Val Tassobbio, i cui produttori si sono riuniti in “Associazione di paese”. Ad esempio il locale è lo spaccio della Latteria sociale San Giorgio di Cortogno, e proporrà inoltre i salumi dei macelli Bonini e Campani, dell’azienda agricola La Maestà che produce pecorino, l’aceto balsamico Tarabelloni, il Miele dei signori Raggio e Costoli, i prodotti dell’azienda agricola Fontanili Maurizio che produce paste e farine di grani antichi, e dell’azienda agricola Shanti. Prodotti che saranno proposti anche attraverso alcune specialità da gustare sul posto. Inoltre è stata molto curata l’accessibilità ai locali del bar anche per chi è disabile. La bottega storica e “spaccio”, come si diceva una volta, ha una storia risalente addirittura al 1860. Si tratta di un bar che, come sempre accade nei piccoli paesi di montagna, ha un ruolo fondamentale nel mantenere viva e coesa la comunità, che negli ultimi anni è pure essa in crescita visto che ormai a Cortogno non ci sono quasi più immobili liberi, con diverse famiglie che hanno scelto di investire qui per una seconda casa o anche per trasferirsi a viverci. Il bar risale all’anno dell’Unità d’Italia dunque, ed è sempre rimasto aperto. Una delle gestioni più lunghe è stata quella di Tite Domenichini, poi dagli anni ’90 se ne sono succedute altre, fino a quando Artico Iori ha preso in mano la gestione che ora condivide con la famiglia: ora Artico ha il ruolo di “bottegaio”, per dispensare prodotti tipici e consigli ai tanti clienti insieme allo staff giovane e dinamico, mentre la società di gestione è composta da suo figlio Cristian, insieme alla moglie Elena e ai nipoti Lorenzo e Filippo. Un locale che ha visto un grande successo e una crescita costante, proprio per la capacità di puntare sulle eccellenze del territorio anche in termini turistici e di accoglienza dei tanti visitatori. “Ringraziamo tutti gli intervenuti – afferma Cristian Iori – e in particolare la comunità di Cortogno che ci ha sempre sostenuto ed è molto legata a questo che prima di tutto è il “suo” bar”.