Severi Marino e Severi Alfina
Non ho mai fatto caso al quadro appeso in casa dei miei nonni, fino a quando il CCRR mi ha chiesto di raccogliere delle testimonianze sul 25 aprile, Festa della Liberazione.
Questi due quadri sono attestati delle Forze Britanniche alleate, rilasciati come ringraziamento a Severi Marino e sua sorella Alfina.
Severi Marino ha partecipato attivamente come partigiano, combattendo sui monti tra Baiso, Carpineti e Castelnovo Né Monti e raccogliendo informazioni che trasmetteva agli alleati. Insieme a lui c’erano tanti giovani, anche di Baiso, che combattevano nelle forze partigiane .
Severi Alfina aveva tenuto nascosto nel fienile due paracadutisti inglesi che si erano allontanati dal proprio battaglione. Alfina raccontava che una mattina, mentre andava ad accudire le mucche nella stalla, ha sentito dei rumori che arrivavano dal fienile; lei con un forcone è andata a vedere e ha trovato due giovani soldati alleati che le chiedevano rifugio. Ogni giorno gli portava da mangiare e da bere e quando arrivavano i tedeschi li avvisava e li faceva nascondere sotto al fieno. Quando veniva interrogata dai tedeschi, negava di averli visti. Dopo circa dieci giorni, con l’aiuto di suo fratello Marino e dei partigiani, sono riusciti a riportare i due soldati insieme ai compagni nel battaglione. Finita la guerra i due soldati sono tornati in Italia per ringraziare Alfina per avergli salvato la vita.
Anche se io non li ho mai conosciuti sono fiera di aver avuto in famiglia due patrioti come loro. Insieme alla mia, tante altre famiglie di Baiso hanno contribuito alla liberazione dell’Italia dal nazismo.
S.N.