Recepite dalla Regione le nuove indicazioni ministeriali sulle modalità di accesso e uscita di ospiti e visitatori nelle strutture residenziali e Cra, l'ordinanza resterà in vigore fino al 30 luglio. Per gli ingressi tre condizioni alternative e abolita la quarantena e il test iniziale per gli inserimenti dei nuovi ospiti con protezione vaccinale completa o guariti da non più di sei mesi.
Per l’ingresso di visitatori, familiari o volontari si dovrà utilizzare la “Certificazione verde Covid-19”, documento che permette l'entrata nelle strutture attraverso tre condizioni alternative: completamento del ciclo vaccinale, la guarigione dall’infezione (che corrisponde alla data di fine isolamento, prescritto a seguito del riscontro di un tampone positivo), o – ancora – il referto (con esito negativo) di un test molecolare o antigenico rapido eseguito nelle 48 ore antecedenti. Le certificazioni andranno solamente esibite dai familiari e dai visitatori ai soggetti incaricati delle verifiche.
“Abbiamo, sin dall’autunno, più volte incontrato i gestori delle strutture per anziani cercando di mettere a disposizione tutti gli strumenti necessari per poter riavviare gli incontri- commentano la vicepresidente della Regione con delega al Welfare, Elly Schlein, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-; ora che la vaccinazione sta procedendo e in Emilia-Romagna si è arrivati a coprire la stragrande maggioranza degli ospiti e del personale, l’ordinanza ministeriale ufficializza definitivamente la riapertura, pur nelle condizioni indicate. La cura, la vicinanza fisica e l’affetto- chiudono vicepresidente e assessore- sono una medicina essenziale per le persone più fragili, per età o condizioni di salute: adesso ci sono davvero tutte le condizioni per riaprire le porte”.
Le disposizioni dell’ordinanza valgono per tutte le strutture residenziali e le strutture residenziali socio-assistenziali. Per quanto riguarda gli Hospice le visite sono concesse h 24, è opportuno dare continuità alle consolidate modalità di accesso finora applicate per assicurare la cura, l’assistenza e l’essenziale vicinanza affettiva dei familiari.
Durante gli incontri occorrerà impiegare dispositivi medici, o di protezione delle vie aeree sia per i visitatori che per gli ospiti. Ci potrà essere contatto fisico tra visitatore e familiare e tra ospite e paziente vaccinato - o con infezione negli ultimi 6 mesi - in particolari condizioni di esigenze relazionali e affettive. Si cercherà di favorire la ripresa delle uscite programmate degli ospiti e dei rientri in famiglia, ma sulla base di una specifica regolamentazione.
Verrà abolita la quarantena in ingresso e il test iniziale per gli inserimenti dei nuovi ospiti con protezione vaccinale completa o guariti da pregressa infezione da non più di sei mesi. Il test iniziale è mantenuto invece per i nuovi ospiti con protezione vaccinale parziale, mentre per i nuovi ospiti non vaccinati il periodo di quarantena è di 10 giorni, con test all’ingresso e a 10 giorni e programmazione tempestiva della prima dose di vaccino. Per tutti, rimangono gli screening periodici.
Con la bella stagione, si suggerisce di privilegiare gli incontri negli spazi esterni, prestando la massima attenzione al frequente ricambio d’aria e alla sanificazione dei locali nel caso di accesso all'interno della struttura.