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Lavori di movimento terra vicino a casa non comunicati: Fausto Giovanelli multato dai carabinieri forestali. AGGIORNAMENTO: la risposta di Giovanelli

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Riceviamo e pubblichiamo

Lunedì 19 aprile, alle ore 14 ho partecipato alla conferenza dei capigruppo, presente il sindaco di Castelnovo ne' Monti Enrico Bini e i cinque capigruppo consiliari: Nadia Vassallo Castelnovo ne' Cuori, Luca Maioli Movimento 5 Stelle, Giorgio Caselli gruppo misto, Carlo Boni Castelnovo per L'Appennino (PD), e chi scrive, Alessandro Davoli, gruppo Castelnovo Libera, (Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia e UDC).

Come sempre, prima di un consiglio comunale, questa riunione serve a preparare il dibattito e l'ordine dei lavori dell'assemblea consiliare. Prima di parlare di interrogazioni, interpellanze e mozioni, ci si scambiano informazioni e notizie sull'andamento della vita della nostra comunità castelnovese.

Clamore ha sollevato la sanzione, imposta in Castelnovo ne' Monti dai Carabinieri Forestali, al Presidente del Parco Nazionale Tosco Emiliano, l'ex senatore Fausto Giovanelli.

Ho avuto conferma dal sindaco Enrico Bini che, a seguito di un controllo chiesto ai carabinieri dall'Ufficio Tecnico comunale, la sanzione è stata irrogata per la mancata comunicazione dei lavori di movimento terra effettuati, committente il presidente Fausto Giovanelli, nel terreno di sua proprietà adiacente alla casa di abitazione sita in via Roma, che condivide con il fratello Danilo Giovanelli noto avvocato.

I lavori si sono svolti dal 24 al 26 marzo, in area sottoposta a vincolo idrogeologico. Chi doveva ricevere la comunicazione, obbligatoria è l'ufficio dell'Unione Montana, Servizio Programmazione e Tutela del Territorio, dirigente ing. Chiara Cantini.

La sanzione è stata immediatamente pagata da Fausto Giovanelli. Questo rafforza la non poca sorpresa che ha sollevato la vicenda nei concittadini dell'ex senatore. I commenti aspri si sprecano, dato che, proprio come Presidente del Parco Nazionale, Giovanelli si dovrebbe impegnare a far rispettare le norme poste a tutela del territorio montano, prezioso e fragile al tempo stesso, proprio per problemi di natura idrogeologica.

Solo la scorsa settimana ha fatto rumore la serie di severi divieti imposti dal Parco Nazionale, relativi agli sport consentiti attorno e sopra la Pietra di Bismantova. con la motivazione della tutela della stessa.

Persino ai cicloturisti verrà impedito di salire sul pianoro di Bismantova, oltre che dal sentiero che parte dal rifugio, anche per i due accessi stradali dai quali mezzi a motore, trattori ed altro, transitavano per il taglio della legna, molti anni addietro, per la fienagione e tuttora per la manutenzione del verde. (Casa Pattino e Casale)

Questi numerosi e imprecisati divieti sono stati certamente emessi per la particolare sensibilità ambientale del Presidente Fausto Giovanelli e del Consiglio del Parco, a sorpresa dello stesso sindaco Enrico Bini, che li ha potuti conoscere solamente dai giornali.

Il sindaco ha dichiarato, di fronte a noi capigruppo consiliari, di essere amareggiato per la scarsa se non nulla considerazione e cortesia istituzionale dimostrata dal Presidente Giovanelli nei confronti del primo cittadino nel cui territorio è compresa la Pietra di Bismantova. Nulla è stato né concertato né comunicato al sindaco di Castelnovo ne' Monti.

Oltre che ad essere intervenuto presso l'ufficio tecnico comunale con una mia interpellanza, depositata il 13 aprile, indirizzata al presidente dell'Unione Montana, ho chiesto informazioni sulle norme violate, i motivi della sanzione emessa e inviata all'ufficio dell'Ente dai carabinieri forestali sotto il comando del maresciallo Grassi.

A Fausto Giovanelli chiedo invece pubblicamente se non sia il caso di rassegnare le dimissioni da presidente del Parco Nazionale, per aver violato le norme che lui stesso è chiamato, con lauto stipendio, a difendere. In alternativa gradirei mi spiegasse Giovanelli se le Leggi della Repubblica valgono solo per i comuni cittadini …

Attendo risposte.

Alessandro Raniero Davoli

Consigliere comunale, capogruppo Lega Fratelli d'Italia, Forza Italia e UDC

Consigliere Unione Montana dei comuni dell'Appennino reggiano, Gruppo Lega-Fratelli d'Italia

 P.S.: sarà mia cura informare il neo Ministro, Roberto Cingolani, Ministero della Transizione Ecologica, competente per i Parchi Nazionali, di quanto accaduto al presidente Fausto Giovanelli, perché applichi gli opportuni provvedimenti …

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AGGIORNAMENTO: la risposta di Fausto Giovanelli

Per informazione e trasparenza , rifuggendo ogni polemica,  ritengo doverosa una spiegazione a quanto riportato dai media, ritenendo che ogni cittadino sia responsabile dinnanzi alla legge e all’opinione pubblica.

Ho infatti, ricevuto una sanzione amministrativa di 82 euro per la mancata comunicazione che viene richiesta per gli interventi  di movimento terra minimali.  Per quei lavori avevo regolarmente richiesto e formalmente ricevuto  il 13 marzo 2021 dal Comune di Castelnovo Monti l’autorizzazione per l’ apertura di passo carraio in via 4 novembre.  Mi è poi stato contestato, che era anche dovuta una comunicazione  dall’Unione dei Comuni dell’Appennino reggiano. Ho di fatto effettuato, come documentato dalle foto divulgate, un intervento minimale per correggere la pendenza laterale di pochi metri in un terreno vicino a casa (senza alcun asporto di materiale).

Proprio nel rispetto del loro lavoro dei Carabinieri forestali intervenuti e della normativa ho onorato e pagato la sanzione ricevuta. Una mancanza burocratica della quale mi scuso e che è comunque, estranea a qualsiasi ipotesi di danno ambientale o messa in pericolo di falde acquifere o stabilità dei terreni .

Grazie per l’attenzione.

Fausto Giovanelli

18 COMMENTS

  1. Polemica sterile, un errore banale come questo può essere commesso da chiunque non ne vedo la gravità. Il presidente del parco però avrebbe dovuto dimettersi qualche anno fa quando un giornale ( il resto del Carlino) lo smascherò divulgando i costi di installazione delle panche e tabelloni in legno sparse qua e là per il parco. 40000€ ciascuna, una vera vergogna! Soldi nostri, di noi cittadini.

    • Firma - Giovanni
  2. Caro Davoli.
    Come al solito Lei proprio non riesce a capire quando è ora di parlare o quando invece sia meglio tacere.
    Questa non è una notizia.
    Dato che la multa è stata comminata al Presidente del Parco Giovanelli, che peraltro si è subito scusato per l’ accaduto oltre ad aver provveduto prontanente al pagamento della contravvenzione, lei ha cercato di farla diventare una notizia.
    Come vede però il suo goffo tentativo non ha avuto nessun seguito.
    Credo inoltre che il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani non potrà far altro che ” sorridere ” della Sua segnalazione e del suo patetico tentativo di dare importanza a questa NON notizia.
    Si faccia consigliare quando cerca di farsi notare, altrimenti quasi sempre rischia di apparire inappropriato.
    Non me ne voglia, il mio vuol solo essere un consiglio.
    Buona serata.

    • Firma - Vittorio Bigoi
  3. Vediamo il bicchiere mezzo pieno: almeno questa volta l’informazione non è arrivata da qualcuno che, dopo averla avuta grazie a una talpa che lavora nei servizi segreti, ha lasciato un biglietto anonimo nascosto in un posto che solo Davoli sapeva perchè glielo aveva detto un amico, di cui però non può rivelare il nome, che ne era venuto casualmente a conoscenza…

    • Firma - Andrea
  4. Adesso quelli del PD non usano più degli alias, non hanno nemmeno il coraggio di firmare, come un Gianni, un Simon, o con una sigla anonima, un XY qualunque ?
    Allora, ricapitoliamo: il presidente del Parco Nazionale Tosco-Emiliano viene controllato dai carabinieri forestali mandati dall’ufficio tecnico comunale, (responsabile geometra Daniele Corradini), al quale, come consigliere comunale, ho chiesto via pec informazioni sui lavori che venivano eseguiti, commissionati dal Giovanelli.
    I carabinieri intervengono, chiedono le autorizzazioni all’ex senatore. Il quale prima nicchia poi infine mostra i documenti, (dopo la terza volta che glieli hanno gentilmente chiesti …).
    Si scopre che i lavori non sono stati comunicati, come le norme prescrivono, all’ufficio competente dell’Unione Montana. Segue sanzione, che il presidente GIovanelli paga, e poi, solo DOPO il mio comunicato ai quotidiani, ammette l’errore e si scusa. C’è anche il fatto che ha tagliato la siepe dei vicini, tolto la rete di recinzione, sempre dei vicini, aperto un passaggio su una strada privata, (anche se ad uso pubblico), non chiedendo alcun permesso ai proprietari, (che ovviamente sono rimasti sbalorditi da questo comportamento, che definire arrogante è poco …) e se ne sarebbe fr…to bellamente di tutto e di tutti se non avessi chiesto io un controllo. Bene. Voglio ricordare agli “amici” che lavorano per il PD, (o il PD che da a loro un lavoro …), questa è la seconda volta che porto l’ex senatore a scusarsi pubblicamente. La prima volta, 4 novembre 2010, per aver aggredito, durante una conferenza pubblica dell’ex Parco regionale del Gigante, un pensionato di 78 anni. Il malcapitato, seduto in sala, gli aveva rivolto una “domanda non gradita”. Anche allora intervennero due agenti dell Corpo Forestale, per staccare Giovanelli dall’anziano, preso per i capelli e percosso … (vedere verbale degli agenti). Il senatore, dopo il mio articolo, minaccio querela per calunnia nei miei confronti, salvo presentarsi, dopo diversi giorni, a Cervarezza, accompagnato dal segretario provinciale del suo partito, a casa del pensionato Giovannini, chiedendogli scusa per il comportamento “inappropriato”.
    Io sono soddisfatto così. Voi … no ?
    Me ne farò una ragione … ?.
    Saluti ai lettori,
    Alessandro Raniero Davoli

    • Firma - Consigliere comunale, capogruppo CASTELNOVO LIBERA
    • Caro Davoli
      almeno Giovanelli (che come tutti i politici di lungo corso avrà i suoi scheletri nell’armadio) ha l’onestà intellettuale di scusarsi. A lei, invece, salvo mie sviste, questo gesto non lo abbiamo mai visto fare.
      E se dovessimo fare l’elenco di tutte le volte che lei ha reso pubbliche notizie poi rivelatesi prive di fondamento, ci troveremmo con la tastiera del computer consumata…
      Cordiali saluti
      Andrea

      • Firma - Andrea
  5. Intervengo solo per far comprendere come tanti cittadini sono condizionati dalla politica; non si guarda il bene comune o dove sta la verità, ma si pensa solo a trovare una giustificazione per chi rappresenta la propria linea politica o a denigrare chi non la rappresenta; questo è il più grande danno che fa chi ragiona, meglio dire chi non ragiona; perchè di una cosa buona ne fa una cattiva e di una cattiva ne fa una buona; provate ad immaginare i commenti di tanti lettori se ciò che è stato fatto, e senza voler colpevolizzare il Presidente Giovanelli, fosse stato fatto ad un ex Senatore di Forza Italia o della Lega, apriti cielo. Non aggiungo altro, sarebbe fiato sprecato.

    • Firma - Daniele
  6. “Per quei lavori avevo regolarmente richiesto e formalmente ricevuto  il 13 marzo 2021 dal Comune di Castelnovo Monti l’autorizzazione per l’ apertura di passo carraio in via 4 novembre.  Mi è poi stato contestato, che era anche dovuta una comunicazione  dall’Unione dei Comuni dell’Appennino reggiano.”
    Se è vero quel che dice Giovanelli, non si tratta di abuso ma di inadempienza amministrativa parziale.
    Impressiona che ciò che non ha valore per qualificare una persona pubblica diventi invece oggetto di attenzione speciale per un altro personaggio pubblico qual’é Davoli. La dice lunga sulla necessità di fare gossip e altrettanto su un eccesso di attenzione che può essere lesivo.
    I dettagli rilevati espongono inoltre chi ha effettuato le contestazioni a Giovanelli.
    Vien da chiedersi se il problema sia quello di Giovanelli o se il problema sia in Davoli.
    Gianni

  7. Forse il problema è che certi personaggi, considerato il ruolo che rivestono, dovrebbero dare l’esempio. Non è la stessa cosa se un illecito od una inadempienza li compiono chi riveste un determinato ruolo o un povero cristo, eticamente c’è molta differenza ed è giusto che se ne parli.

    • Firma - Antonio D.Manini
  8. Se Giovanelli avesse fatto un abuso è giusto parlarne, ma se dopo l’autorizzazione comunale ha per qualsiasi motivo non inviato comunicazione all’Unione dei Comuni è materia amministrativa, giustamente sanzionabile, ma non merita certo i clamori che ha creato Davoli.
    Anzi, la dice lunga sulla scorrettezza nel gettar discredito sulle persone con argomentazioni futili e speciose.
    Senza scrupoli e con furia irragionevole.
    Gianni

  9. Leggo con piacere le notizie ed i comunicati del Davoli con lo stesso piacere con cui leggo il vernacoliere: giusto per farsi due risate. Solo un miope non vedrebbe che a Castelnovo, nonostante l’impegno dell’amministrazione, ci sono un sacco di problemi. Ma il Davoli cosa vede? Vede Giovanelli che fa dei lavori e lo denuncia. Chapeau! Ma al cittadino di Castelnovo crede che gli interessi? Stare all’opposizione è un ruolo importante, sia per la comunità che per se stessi. Per la comunità perchè bisognerebbe tenere l’attenzione della maggioranza alta, per se stessi perchè offre la possibilità di mettersi in buona luce facendo vedere quanto si sarebbe stati dei buoni amministratori. Invece che messaggio arriva al cittadino di Castelnovo? Che all’opposizione si urla per motivi personali, ripicche e prive di interesse per la popolazione stessa. Dalla denuncia di brogli (stiamo aspettando prove/risultati), alla caccia ai massoni (salvo poi andare a braccetto con l’amico Berlusconi e quindi si vede che un qualche tornaconto con i massoni c’è) , per poi tornare regolarmente su Giovanelli e Masini. Su Davoli, va bene che lei fa parte di un partito che è nato sul grido “La Lega ce l’ha duro!” (anche se non abbiamo ancora ben capito cosa) per arrivare a tracannare mojito al Papete con il ministro dell’interno in costume, però potrebbe iniziare a preoccuparsi dei problemi veri che toccano la comunità invece che pensare a chi si firma o meno su redacon. Buon lavoro, e si ricordi che così sta spianando la strada al PD per le prossime elezioni.

    • Firma - Simon
  10. Sig. Alessandro Raniero Davoli, credo che ci siano delle cose ben più importanti da segnalare su un giornale. Invece di fare polemica solo perchè Lei è di destra e deve trovare i peli nell’uovo, cerchi di fare delle critiche costruttive. L’opposizione si fa su cose concrete non sul fatto che il cane del politico di fazione opposta ha fatto pipì sul marciapiede.
    Buon Lavoro

    • Firma - Max Carpineti
  11. Non entro nel merito del fatto – in ordine al quale non mancano gli elementi per permettere ad ognuno di farsi la propria opinione in merito – ma se vale la tesi secondo cui si tratta di una circostanza che ha poco o nulla a vedere con i problemi di Castelnovo, mi chiedo cosa abbia a che fare Berlusconi con le questioni riguardanti il Capoluogo della montagna reggiana, ma nonostante ciò vi è chi riesce a tirarlo in ballo, come si legge in quello che adesso figura essere il penultimo commento (di ieri 28 aprile, ore 9.50).

    Un po’ di coerenza non guasterebbe, ma forse il “parlare bene e razzolare male” del proverbio è più diffuso di quanto immaginiamo – nel senso che ci si contraddice ogniqualvolta può tornarci utile – senza contare che per qualcuno ogni occasione è buona per chiamare in causa il Cavaliere, e per non parlarne bene, salvo semmai ascrivere poi all’altra, ed avversaria, parte politica l’abitudine a “denigrare chi non la rappresenta”, addebitandole nel contempo di non guardare “il bene comune e dove sta la verità”.

    P.B. 29.04.2021

    • Firma - P.B.
    • Egregio P.B.
      pur convenendo con Lei sul fatto che poco c’entri con i problemi di Castelnovo, la frase “ogni occasione è buona per chiamare in causa il Cavaliere, e per non parlarne bene” mi sembra contenga un’imprecisione.
      Difatti, affermare che Berlusconi sia o sia stato un massone (e non vedo altre affermazioni in proposito, nel commento del 28 Aprile da Lei citato), non è parlarne male, ma è semplicemente affermare il vero: tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, data di affiliazione 26 gennaio 1978, verificabile da un’infinità di fonti sul web e non solo. Se poi la verità è considerata qualcosa di negativo persino da Lei che mi pare essere uno sfegatato sostenitore del Cavaliere, questo è un problema sul quale, forse, è il caso di aprire una riflessione.
      E con questo mi fermerei qui, perchè credo che siamo andati già abbastanza fuori tema…
      Saluti
      Andrea

      • Firma - Andrea
  12. Mi rendo conto del perchè in Italia siamo messi in questo modo e forse non abbiamo ancora toccato il fondo. Visto certi commenti non mi meraviglierei se i terroristi che saranno espulsi dalla Francia saranno accolti in Italia con grandi onori. A parte qualche commento, quasi tutti accusano il Davoli invece di ringraziarlo per aver fatto il suo dovere, senza entrare nel merito dell’abuso, più o meno grave commesso. Almeno si fosse evitato di fare certi commenti.
    Pierluigi

    • Firma - Pierluigi
    • Egregio Pierluigi
      tra i doveri di un capogruppo di opposizione in Consiglio Comunale, non mi risulta ci siano compiti di vigilanza sul rispetto dei regolamenti locali, ne di polizia amministrativa, polizia ambientale, o tributaria locale.
      Quelle sono tutte funzioni in capo alle forze di Polizia Locale, o in subordine Polizia di Stato e Carabinieri.
      Capisco l’indole da sceriffo dei leghisti in generale e di Davoli in particolare (come dimenticare quando fu multato per violazione del lockdown, mentre era in giro a controllare che i cittadini non violassero il lockdown: una vera chicca). Ma fare il proprio dovere, per un consigliere comunale, significa ben altro, e tutti noi ci aspetteremmo che il Sig. Davoli si concentrasse maggiormente su quello.
      Andrea

      • Firma - Andrea
  13. Egr. Andrea,
    visto che Lei è giustamente attento a quanto viene scritto, avrà certamente notato che le mie precedenti considerazioni erano composte di due distinte parti, ed è la prima d queste che cita il commento del 28 aprile, ore 9.50, mentre le parole “per qualcuno ogni occasione è buona per chiamare in causa il Cavaliere, e per non parlarne bene” sono contenute nel secondo capoverso, dai toni molto più generici.

    Capita sicuramente pure a me di incorrere in imprecisioni – e semmai di fraintendere anche concetti espressi da altri sull’uno o altro problema – ma non mi sembra proprio che ciò sia avvenuto in questa circostanza, il che non toglie che Lei possa pensarla diversamente, e del resto, anche dall’insieme di questi commenti, stiamo osservando quale molteplicità di vedute abbia generato il caso in questione.

    Cordialità

    P.B. 30.04.2021

    • Firma - P.B.