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Falsifica la firma della suocera per stare in comodato gratuito in una casa in appennino

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Anni fa aveva acconsentito affinché l’allora genero potesse usufruire nel periodo estivo della sua seconda casa.

Lui, un 50enne reggiano, non solo si è stabilito da circa due anni in pianta stabile portando la residenza, ma, stando a quanto riscontrato dalla stessa vittima, una 75enne reggiana, all'atto della richiesta di residenza ha consegnato all'ufficio anagrafe un contratto decennale di comodato d'uso gratuito dell'abitazione apponendo la firma falsa dell'ex suocera.

Per questi motivi i carabinieri di Carpineti, a cui la donna ha formalizzato la denuncia, a conclusione delle indagini hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 50enne reggiano ritenuto responsabile dei reati di uso di atto falso e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.

La donna anni addietro aveva consentito all'uomo, all'epoca compagno della figlia, di poter usufruire di una sua seconda casa durante il periodo estivo. L'uomo tuttavia l’aveva utilizzata in pianta stabile portandovi addirittura la residenza nel 2019.

A nulla sono valse le richieste della proprietaria di lasciare l'abitazione in quanto l’uomo non se ne è mai andato.

Ma v'è di più: la stessa proprietaria, recatasi in comune per acquisire la documentazione relativa alla propria abitazione, aveva modo di verificare la giacenza di documenti risalenti al marzo del 2019 tra cui quello relativo al comodato d'uso gratuito decennale dell'abitazione in questione che recava la sua firma sebbene dalla stessa mai apposta.

Acquisita la documentazione la donna si presentava ai carabinieri di Carpineti formalizzando la denuncia con i militari che, avviati gli accertamenti, provvedevano a denunciare il 50enne alla Procura reggiana in ordine ai citati riferimenti normativi violati.