La Regione a sostegno della biodiversità. In arrivo 3.6 milioni di euro destinati gli Enti di gestione di parchi e aree protette.
Tra gli interventi che potranno essere finanziati: miglioramento della rete escursionistica e cicloturistica; installazione e manutenzione della segnaletica; strutture quali torrette di avvistamento e capanni per l’osservazione della fauna. E ancora: acquisizione, oltre che riqualificazione e risanamento ambientale di aree di pregio naturalistico. Fornitura e installazione di attrezzature per ridurre i danni prodotti dalla fauna.
Per la sua particolare collocazione geografica l’Emilia-Romagna presenta una straordinaria ricchezza di biodiversità. Circa 2.700 specie diverse di piante, oltre 350 specie animali, una grande varietà di habitat naturali: foreste, zone umide, fiumi, laghi, montagne.
Un patrimonio che la Regione vuole tutelare e valorizzare sia sul piano ambientale, sia promuovendo forme di turismo slow, attento e consapevole. Va in questa direzione il nuovo Programma di investimenti per i parchi e le aree protette, approvato dalla Giunta regionale. 3,6 milioni di euro che si aggiungono ai quasi 4,5 milioni già assegnati a marzo come contributo 2021 per le spese di funzionamento e di gestione degli Enti parco.
“Investire nell'ambiente come occasione di crescita e sviluppo sostenibile rimane centrale per la Regione, che si impegna affinché i parchi non siano solo tutelati, ma anche vivibili per un turismo slow in forte crescita – commenta l’assessora alla Montagna, parchi e forestazione Barbara Lori -. Dopo alcuni anni riproponiamo un programma triennale di investimenti destinato specificatamente alle aree protette, dove il valore delle biodiversità e la promozione del territorio vanno a braccetto. Con questo ulteriore passaggio, abbiamo ribadito quanto il ruolo dei parchi risulti fondamentale per l’Emilia-Romagna”.
Destinatari delle risorse
I cinque enti di gestione dell’Emilia Occidentale, Emilia Centrale, Emilia Orientale, Romagna, Delta del Po, oltre al Parco interregionale Sasso Simone Simoncello.
Per presentare i propri interventi, gli Enti di gestione dei parchi hanno tempo fino al 30 giugno. L'unico limite imposto ai progetti: almeno 30% dell’importo complessivo dovrà essere destinato a favore della conservazione della biodiversità. L’importo minimo di ciascuno dovrà essere di 40 mila euro e il contributo regionale potrà arrivare a coprire fino ad un massimo del 90% della spesa ammissibile. Il 30% delle risorse alla biodiversità
Assegnazione delle risorse
Le risorse verranno assegnate a ciascun Ente di gestione per il 60% sulla base della superficie delle aree protette e per il 40% sulla base del numero, oltre a una quota fissa pari a 150mila euro./PF
