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Lunedì 19, a Felina, una S.Messa in ricordo di don Giuseppe Iemmi

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Riceviamo e pubblichiamo

 


18.04.2021 Domenica III di PASQUA anno B


 

 

Introduzione alle letture

At 3,13-15.17-19:
San Pietro sintetizza per i suoi uditori gli eventi della Pasqua.

Salmo Responsoriale Sal 4,2.4-6.7.9:
Il salmo ci fa gioire ancora per il grande prodigio della Pasqua.

1Gv 2,1-5a:
L’apostolo, a seguito della Pasqua di Cristo, ci esorta
ad una vera conversione e ad una vita impegnata nell’amore.

Lc 24,35-48: 
L’evangelista ci narra dell’apparizione del Risorto
agli Undici la sera stessa della Pasqua.


 

Calendario settimanale

Domenica 18 Aprile Domenica III di Pasqua

Lunedì 19 Aprile
Anniversario dell’uccisione violenta di don Giuseppe Iemmi.

Giovedì 22 Aprile
ore 20,30 In parrocchia a Felina incontro dei catechisti.

Venerdì 23 Aprile Memoria di san Giorgio
ore 10,00 Santa Messa a Casa Nostra.

Domenica 25 Aprile Domenica IV di Pasqua

 

La CARITAS necessita di: Olio, Biscotti, Farina, Zucchero.
Possono essere consegnati agli incaricati o in parrocchia
Anche le offerte in denaro andranno per l’acquisto di questi beni.


 

Un racconto per l’anima:

Un modello
Dobbiamo essere talmente sicuri della presenza di Gesù risorto da fare come questo eremita.

Un anacoreta della Tebaide da anni viveva nella penitenza e nella
fedeltà a Gesù. Un giorno un demonio escogitò un tranello per provare
la sua fede: gli apparve nelle sembianze di Gesù risorto. Gli disse:
«Io sono il Cristo glorioso».
A quella vista il santo eremita chiuse gli occhi. Il demonio allora con
suadente dolcezza domandò:
«Chiudi gli occhi davanti al tuo Signore?».
Rispose il santo:
«Non è quaggiù che voglio vedere il mio Signore, ma lassù. Per ora
mi basta sentirmelo vicino nella fede».

Preferenza
In una rigida giornata d’inverno santa Caterina da Siena incontratasi con un vecchio intirizzito dal freddo, si tolse il mantello e glielo pose sul-le spalle.
Qualcuno le fece osservare che ciò non era conveniente e decoroso.
Ella rispose: «Preferisco essere trovata senza mantello che senza carità».
La notte seguente le apparve Gesù rivestito di quel mantello.


 

Enciclica Laudato sii del Santo Padre Francesco
Capitolo IV:  Il principio del bene comune

156. L’ecologia integrale è inseparabile dalla nozione di bene comune, un principio che svolge un ruolo centrale e unificante nell’etica sociale. È «l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono tanto ai gruppi quanto ai singoli membri di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente».
157. Il bene comune presuppone il rispetto della persona umana in quanto tale, con diritti fondamentali e inalienabili ordinati al suo sviluppo integrale. Esige anche i dispositivi di benessere e sicurezza sociale e lo sviluppo dei diversi gruppi intermedi, applicando il principio di sussidiarietà. Tra questi risalta specialmente la famiglia, come cellula primaria della società. Infine, il bene comune richiede la pace sociale, vale a dire la stabilità e la sicurezza di un de-terminato ordine, che non si realizza senza un’attenzione particolare al-la giustizia distributiva, la cui violazione genera sempre violenza. Tutta la società – e in essa specialmente lo Stato – ha l’obbligo di difendere e promuovere il bene comune.


 

Per pregare con il Vangelo della prossima Domenica

Domenica IV di PASQUA (Anno B)
25 Aprile 2021
Vangelo secondo Giovanni (Gv. 10,11-18)

In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non proven-gono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il po-tere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

 

 

 

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