Riqualificazione di piazze e spazi pubblici, luoghi di aggregazione e strutture sanitarie. Interventi per migliorare e rendere più sicuri e funzionali scuole e impianti sportivi. Recupero di edifici storici e di interesse culturale. Manutenzione straordinaria della viabilità. Dal bilancio regionale stanziati 14 milioni di euro per investimenti nei territori appenninici delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e per le aree interne del Basso Ferrarese. Il programma della Regione per far ripartire quelle aree che per le loro caratteristiche geografiche, fisiche, socio-economiche rischiano di pagare un prezzo particolarmente alto a causa della pandemia.
Nella montagna reggiana saranno 11 gli interventi per un contributo di un milione e 242 mila euro.
Per i comuni di Baiso, Toano, Carpineti e Castelnovo ne' Monti i contributi saranno spesi per la manutenzione straordinaria e la sicurezza della viabilità. A Canossa si parla della riqualificazione dell’area adiacente l’ex sede della Croce Rossa. Interventi di rigenerazione urbana dell’area attrezzata al servizio della scuola media e del centro abitato saranno invece svolti a Casina. A Ventasso e Viano i lavori riguarderanno l'efficientamento energetico, infine a Villa Minozzo verrà adeguato e ampliato il fabbricato adibito a farmacia comunale e ambulatorio medico nella frazione di Asta.
Si completa così il “Programma straordinario per i territori colpiti dalla pandemia e aree montane e interne” sostenuto dalla Regione con uno stanziamento complessivo di 40 milioni di euro di cui 26 già assegnati ai Comuni delle province di Piacenza e Rimini e al comune di Medicina, nel Bolognese, ex zone rosse durante la prima ondata pandemica nel 2020. Qui sono già stati sostenuti 116 interventi, per un investimento generato di 35 milioni.
L’attuazione del Programma si basa su un processo di co-decisione con i territori e con gli enti locali, beneficiari delle risorse regionali, per identificare interventi in grado di innescare processi di sviluppo locale a beneficio dei territori e delle comunità. Complessivamente, compresa la quota di co-finanziamento degli enti locali, i 40 milioni regionali portano a un investimento totale di 62 milioni di euro e all’avvio di 200 cantieri.
Presentato oggi a Bologna in videoconferenza stampa dalla assessora regionale alla Montagna, aree interne e programmazione territoriale, Barbara Lori, insieme al sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, il pacchetto di interventi è stato messo a punto in pochi mesi grazie alla stretta collaborazione tra la Regione e le stesse amministrazioni locali.
Centocinque i Comuni coinvolti in 83 progetti dei quali un terzo già cantierabili per un investimento pubblico complessivo di quasi 27 milioni di euro. Affermano Lori e Baruffi: "Con questi interventi lavoriamo per ridurre quella distanza tra centro e periferia. Puntare sulla crescita sostenibile e creare concrete opportunità lavoro, migliorando allo stesso tempo la rete dei servizi e rispondendo ai bisogni delle comunità locali, è condizione fondamentale per essere pronti alla ripartenza non appena ci saremo lasciati alle spalle questi mesi molto duri”.
I progetti e le risorse per provincia
- Parma: sono 16 i progetti che interessano la montagna parmense per un contributo di 2 milioni e 490 mila euro
- Reggio Emilia: 11 progetti per 1 milione e 242 mila euro
- Modena: sono stati concessi 1 milione e 922 mila euro di contributi per 13 interventi
- Bologna: 22 progetti con 4 milioni e 295 mila euro
- Forlì-Cesena: gli interventi sono 11 a fronte di un contributo di 1 milione e 871 mila euro
- Ravenna: 1 solo intervento per 456.209 euro.
- Area interna del Basso Ferrarese: 9 interventi da 2 milioni e 449mila euro
La tabella di marcia
Dopo la convocazione a settembre scorso delle Conferenze territoriali, seguite a novembre dall’apertura del bando per la raccolta dei progetti. Già dalle prossime settimane è prevista la partenza degli interventi la cui attuazione dovrà avvenire entro dicembre 2022. A poco più di sei mesi dall’atto di indirizzo votato all’unanimità in Assemblea legislativa, grazie a due bandi da 40 milioni di euro complessivi, entra dunque nella fase operativa uno dei provvedimenti voluti dalla Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini per le aree più fragili e più duramente messe alla prova dalla pandemia.
I settori di intervento
83 domande per 105 Comuni interessati. Un po’ meno della metà delle amministrazioni ha scelto una delle forme di aggregazione incentivate dal bando, o attraverso la designazione di un Comune capofila, o con la presentazione dei progetti da parte delle Unioni di Comuni, oppure presentando un piano di sviluppo dell’ambito dell’Unione di appartenenza.
Quasi la metà delle domande propongono investimenti in ristrutturazione, adeguamento sismico e di accessibilità di edifici pubblici, spazi collettivi, anche sanitari, spazi di aggregazione urbani. Un terzo è dedicato alla ciclabilità, al decoro e qualità urbana, agli spazi (parcheggi, accessi sicuri) a servizio di edifici pubblici e scuole. Un quarto è destinato alla manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di strade comunali. Non mancano progetti per la riqualificazione di edifici storici e di interesse culturale.
A Bologna oltre 4 milioni di euro, da noi poco più di uno. Piove sul bagnato.
A Bologna in appennino hanno già due ferrovie, due autostrade, non sono già abbastanza avvantaggiati? Da noi le briciole per sistemare qualche strada comunale, le strade provinciali a pezzi e una strada statale in attesa di sistemazione da anni. Non ho parole, con questa politica non cambierà mai niente.
KZ
Poco più di 1 milione non è che una elemosina.
Continuiamo a sentir parlare di aree interne e progetti che le riguardano nel ns appennino e poi assistiamo a questa spartizione iniqua di fondi.
al ns. appennino come sempre le briciole.
I ns. rappresentanti ci devono delle spiegazioni, Manari ed il sindaco di Castelnuovo in primis, ci potete spiegare la razio di questa suddivisione di fondi ?
Grazie Saluti
Vittorio Bigoi