La Federazione Nazionale Aree Interne richiede un incontro con la Ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, con l’obiettivo di ribadire la necessità di rafforzare la Strategia Nazionale per le Aree Interne.
La necessità di un confronto è emersa in seguito all'audizione della Ministra Carfagna del 16 marzo scorso, in cui si è parlato di un possibile taglio di fondi per le prossime annualità della Snai. Una scelta che la Federazione non comprende e anzi disapprova.
L’incontro è stato richiesto in particolare dai referenti di area del Comitato di Pilotaggio, del quale fa parte anche l’Area dell’Appennino reggiano, rappresentata dal Sindaco di Castelnovo e delegato dell’Unione alle Aree interne, Enrico Bini.
“In questi anni – afferma Bini – la Strategia Nazionale Aree Interne si è dimostrata un progetto vincente, un’azione in grado di ridare prospettiva a zone straordinarie del nostro Paese, ma decentrate, lontane dai grandi poli urbani. In questi anni di lavoro all’interno del progetto, ci siamo resi conto di condividere con tanti di questi territori gli stessi problemi: spopolamento crescente, difficoltà a mantenere i servizi perché basati su criteri numerici, difficoltà da parte dei giovani di trovare prospettive lavorative".
"Le iniziative intraprese grazie alla Snai - continua - e nello specifico alla strategia d’Area dell’Appennino reggiano, hanno favorito l’apertura di nuove prospettive su molti settori. Sono state avviate azioni per la valorizzazione dell’agricoltura, ma anche sull’istruzione, l’accesso al mondo del lavoro e la formazione, sui servizi sanitari, la mobilità collettiva, la cultura, il turismo. Abbiamo già fatto tanto, ma molti altri progetti sono pronti per essere realizzati. Andare a ridurre la Snai tagliando i fondi nazionali sarebbe un errore strategico imperdonabile: da quando è emersa questa ipotesi, che per ora resta tale, molti parlamentari ed esponenti del Governo si sono detti contrari".
"Vorremmo un confronto con la Ministra Carfagna - conclude il sindaco - perché pensiamo che non abbia ancora piena consapevolezza di cosa ha significato e continua a significare la Strategia per territori come il nostro. Riassumendo i diversi aspetti, significa essere in grado di cogliere un trend di interesse in crescita per scegliere queste aree decentrate non solo come località da visitare, ma anche come luoghi dove vivere, anche grazie al radicamento nell’ultimo anno di modalità di lavoro a distanza che svincolano numerose professioni dal pendolarismo o dalla permanenza nei centri urbani”.