L’idea di creare coperte da donare è nata dalla sede AUSER di Reggio Emilia nel maggio 2019, allo scopo di creare un ambiente di incontro per anziani e persone sole.
Presto la validità di questa intuizione è stata esportata anche a Carpineti dove l’AUSER locale, dal giugno 2019, ha raccolto il prezioso testimone e si è attivata con la creazione di un appuntamento fisso il giovedì, per la realizzazione di coperte.
Presto l’idea si è rivelata vincente ed ha accolto il favore di molte persone, che hanno riscoperto il piacere di un momento nel quale condividere amicizie, socializzare, integrarsi.
“L’incontro del giovedì – rivela il referente Auser Carpineti Nunzio Ferrari – era un appuntamento atteso non solo dalle persone anziane e da quelle più isolate territorialmente. Sono state coinvolte infatti due giovani extracomunitarie che, affiancate dalle sapienti mani delle nostre volontarie, hanno imparato a fare la maglia e si sono unite al gruppo, portando nuova linfa. Pensate addirittura che ora, tra le creatrici di coperte si è formato anche un gruppo whatsapp”.
Qual è l’immagine che le rimane impressa di questo periodo?
“Stiamo ovviamente parlando dell’anno scorso, un periodo nel quale ancora non conoscevamo le restrizioni attuali e tutto ciò che queste hanno comportato, ma mi è piaciuto molto l’incontro tra le vecchie e le nuove generazioni. L’immagine più bella è stata quella dei bambini che seguivano le madri all’incontro del giovedì ed ai quali un po’ tutte le signore facevano da baby-sitter.”
Chi sono stati i destinatari delle coperte AUSER di Carpineti?
“In principio persone bisognose, che hanno ricevute queste coperte con gioia e gratitudine, poi anche altre realtà. Ma tutto è molto cambiato con la pandemia, com’è facile immaginare”
Ma le attività non si sono interrotte, ci pare di capire.
“No, affatto, le nostre volontarie sono tenaci ed hanno iniziato a lavorare in smart working! Non hanno mai smesso di sferruzzare quadrati colorati. Poi, appunto, siamo venuti a conoscenza della realtà di Casa di Carità di Cagnola, che ci è piaciuta in quanto accoglie tutti i cosiddetti ultimi e abbiamo pensato di fare un dono anche a loro, che hanno accettato con gioia”
Quante coperte avete distribuito in tutto?
“Circa 15. Questa fervente attività si è rivelata, oltre che utile ed apprezzata, anche una valida alternativa per rimanere in contatto con le volontarie più anziane. Anche il portare loro la lana che, ricordo, ci è stata tutta generosamente donata, ritirare le coperte, scambiarsi un contatto, è stato importante per far capire che ci siamo e che, nonostante il difficile momento, continuiamo ad essere presenti.”
AUSER è davvero presente sul territorio. Di cosa altro vi occupate?
“Oltre a questa iniziativa abbiamo attiva una convenzione con l’amministrazione di Carpineti per il supporto a varie attività sociali. Ora, per esempio, siamo impegnati ad accompagnare gli anziani a fare la vaccinazione, a visite mediche, ecc. “