Il punto della situazione sul Covid oggi in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, in cui è intervenuto l'assessore Raffaele Donini per chiarire la situazione epidemiologia in Emilia-Romagna e l’avanzamento della programmazione vaccinale.
La zona rossa prolungata fin dopo Pasqua sembra funzionare: in regione i casi positivi giornalieri continuano a calare (oggi si registrano 549 casi in meno di ieri), ma rimane ancora critica la situazione dei ricoveri ospedalieri che ha superato la soglia di guardia.
Si spera quindi in un'accelerazione sulle vaccinazioni. L’Emilia-Romagna è tra le regioni più attive e nelle prossime settimane si prevede di arrivare ad almeno 20mila vaccinazioni al giorno (quasi il doppio rispetto a ora). Ben accolta anche la notizia dell'apertura di 22 nuovi punti vaccinali, che andranno a rafforzare i 102 attualmente attivi, e il coinvolgimento dei farmacisti nella somministrazione.
“In Emilia-Romagna sono quasi un milione le persone che hanno già contratto il virus o che si sono vaccinate, quasi un quarto della popolazione”, ha sottolineato Igor Taruffi (Emilia-Romagna Coraggiosa). L’obiettivo è vaccinare quasi tutti i cittadini entro l’estate.
Problematici però i rallentamenti dovuti al blocco nazionale del vaccino AstraZeneca. Sollecitato su questo punto, Donini riferisce come ci siano ancora lotti sequestrati (qualche migliaio di dosi), ma che dovrebbero ritornare disponibili a breve. La carenza di dosi e il panico sugli effetti collaterali che si è diffuso a seguito dello stop rendono la ripresa difficile e un'accelerazione quasi impossibile nel breve periodo.
In Emilia-Romagna, se arrivassero le dosi sufficienti si potrebbero fare più vaccini - afferma Manuela Rontini del Pd - dicendo la regione pronta a vaccinare anche 40mila persone al giorno. Mentre per l'opposizione non tutto starebbe andando per il meglio, a partire dalle lunghe code davanti ai centri vaccinali che necessitano di nuove aperture e nuove figure professionali: la stessa Lega ribadisce la necessità di coinvolgere anche i medici del lavoro in quelle realtà aziendali che vorrebbero partire a vaccinare i propri dipendenti.
Anche per Valentina Castaldini (Forza Italia) l’obiettivo deve essere quello della gestione appropriata dei vaccini che arriveranno, con particolare attenzione alle categorie che dovranno avere la priorità, “per favorire la ripresa economica e sociale di questo paese”. Sulle persone fragili è intervenuto infine Giancarlo Tagliaferri (Fdi), ribadendo come lo stesso Donini ha confermato di non avere abbastanza dosi per vaccinare i caregiver, nonostante questi ultimi siano inseriti tra le categorie prioritarie.