Domenica 21 marzo, il sindaco di Villa Minozzo Elio Ivo Sassi si recherà a Cervarolo in commemorazione dell'eccidio avvenuto il 20 marzo 1944. "Saremo tutti idealmente in quell’aia, che settantasette anni fa fu teatro di una delle più efferate stragi perpetrate dai nazisti nel reggiano".
Per il secondo anno consecutivo, a causa della pandemia, la funzione in ricordo delle vittime non potrà essere celebrata alla presenza della popolazione. Per questo il sindaco Sassi, anche in qualità di presidente dell’associazione provinciale dei partigiani d’ispirazione cattolica Alpi-Apc, si recherà domenica mattina nella storica aia con una delegazione ridotta "in rappresentanza dei cittadini, degli ex combattenti per la libertà e delle autorità civili, militari e religiose, nel rispetto delle disposizioni dettate dall’emergenza sanitaria".
L'opportunità di porgere un omaggio florale e un momento di raccoglimento in ricordo delle vittime: 24 civili fra i 17 e gli 84 anni, tra cui un paralitico e il parroco, don Giovanni Battista Pigozzi, che si era rifiutato di firmare un documento in cui avrebbe dovuto dichiarare che gli arrestati erano tutti partigiani. Con coraggio evitò di sottomettersi e fu così freddato assieme agli altri uomini, ammassati nell’aia centrale del paese.
Una decorazione di fiori sarà poi collocata al monumento di Cerrè Sologno, paese in cui il 15 marzo 1944 avvenne un’aspra battaglia, con gravi perdite sia da parte dei partigiani che dei nazifascisti. Aggiunge il sindaco Sassi: "Dodici mesi fa eravamo molto dispiaciuti di non aver potuto onorare uno degli appuntamenti più sentiti tra quelli dedicati alla memoria della Resistenza, nella speranza di poter organizzare una commemorazione pubblica, che purtroppo, a causa del protrarsi di un’altra battaglia molto impegnativa, quella contro il Covid-19, non si può tenere come merita".
