Si è spento nella notte italiana il sogno di tanti italiani che in queste notti hanno messo la sveglia alle 3,30 per seguire le regate di Luna Rossa contro il team neozelandese.
Alla decima regata i kiwi hanno incassato il settimo punto regatando bene contro la barca italiana su cui naviga anche il montanaro d'appennino Gilberto Nobili, nato a Castelnovo per l'anagrafe, ma vettese che i primi contatti con il mondo della nautica li ha avuti in canoa sulle acque dell'Enza.
Le prime giornate della finale Emirates New Zealand- Luna Rossa, che avevano portato ad un risultato di 3 a 3, avevano alimentato grandi speranze, a fronte ed in contrasto con la sicurezza dimostrata dai neozelandesi prima dell'inizio della finale, di vincere a mani basse.
Luna Rossa ha dimostrato tutto il suo valore pur con una barca certamente meno veloce,ma utilizzando al meglio le capacità di un equipaggio in cui si mescolano al meglio l'esperienza di alcune figure come Gilberto Nobili che la Coppa America la sta vivendo da una vita, e la forza e l'esuberanza di giovani di grandi capacità. Non a caso al timone di Luna Rossa erano in due, uno per lato: Francesco Bruni e James Spithill che hanno dato filo da torcere ai neozelandesi incrinandone tante certezze soprattutto sul piano della sfida diretta, del match race.
Sono state regate bellissime con queste che definire "barche" è riduttivo, visto che volano ad un metro dal pelo dell'acqua e moltiplicano per tre o per quattro la velocità del vento, cioè con un vento di 10 nodi viaggiano tra i 30 e i 40 nodi!
E' presto per dire se Luna Rossa proseguirà per dare concretezza alle potenzialità espresse, certo il team lo meriterebbe e in questo team c'è anche Gilberto Nobili, marinaio di appennino!
Complimenti comunque, giocarsi la finale è sempre da campioni.
Paola Bizzarri
Grande Gillo!
Grande Ingegnere e grande Sportivo!
Giuseppe Herman