Su tutto il territorio nazionale è sospesa – in via del tutto precauzionale e temporanea - la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Il provvedimento è stato deciso da Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, in attesa dei pronunciamenti dell'EMA, Agenzia europea per i medicinali, anche alla luce dei provvedimenti assunti da altri Paesi europei. Pertanto, anche in tutta la nostra regione Emilia-Romagna sono temporaneamente sospese le vaccinazioni con AstraZeneca.
Ha comunicato l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) “di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell'Ema (l'Agenzia europea per i medicinali), il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale”.
Una decisione che ha creato non poco scompiglio tra la popolazione che si stava vaccinando.
“Ho fatto il vaccino con il lotto incriminato, ma sono tranquillo – spiega a Redacon Mimmo, insegnante delle scuole superiori – non ho avuto particolari reazioni, così come i miei colleghi”. In Appennino, infatti, così come nel resto della provincia, il 50% degli insegnanti risultano già vaccinati (il vaccino di AstraZeneca era destinato a loro e alle forse dell’ordine), ma proprio in Appennino è stato utilizzato maggiormente il lotto ABV2856, ritirato venerdì, e risulta che alcuni docenti avessero preventivamente deciso di rinunciare alla vaccinazione con il vaccinoAstraZeneca. Aspetto, quest’ultimo, spiegato alla Gazzetta di Reggio dal dottor Euro Grassi, segretario della Fimmg, la federazione dei medici di medicina generale.
“Mi auguro - ha commentato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - che il Governo e la comunità scientifica italiana e europea giungano al più presto ad una determinazione definitiva che garantisca la prosecuzione del piano vaccinale in modo efficace e nella massima sicurezza”.
Indubbiamente, con la sospensione di AstraZeneca la campagna vaccinale subirà un rallentamento e difficilmente gli insegnanti potranno essere vaccinati entro Pasqua, in modo da tornare a insegnare in condizioni di maggiore sicurezza.