Siamo alcuni titolari e dipendenti delle Onoranze Funebri della provincia di Reggio Emilia, scriviamo per spiegare il mostruoso controsenso e il tremendo paradosso che incombe da mesi sul settore funerario.
Il malumore di noi firmatari è generalizzato, confrontandoci, ci siamo posti questa domanda: perchè non ci hanno ancora vaccinato?
È presto detto: medici (compresi odontoiatri), infermieri, operatori socio sanitari, volontari, dipendenti e servizio civile della croce rossa e delle Anpas, sono oggetto di una più che giusta campagna vaccinale, compreso forze dell’ordine ed esercito, personale scolastico, universitario docente e non, i setting a rischio quali penitenziari e luoghi di comunità e il personale di altri servizi essenziali, gli anziani over e under 80 residenti e non nelle case di riposo, Rsa e centri diurni, partita da qualche mese o settimana.
Quello che però ci lascia più perplessi e stupiti è che nel Piano strategico per la vaccinazione anti Sars-CoV2/covid19 del 2 dicembre 2020 e l’aggiornamento del 8 febbraio 2021 che ha incluso nella campagna vaccinale gli amministrativi del comparto delle Aziende sanitarie locali non a contatto con il pubblico, pari a qualsiasi impiegato privato, compreso gli esterni in appalto (informatici, manutentori, personale delle pulizie e barellieri), questo lo sappiamo per certo avendo amicizie o familiari che hanno ricevuto la vaccinazione.
Siamo a contatto giornalmente con decessi Covid19 presso le strutture sanitarie, ma quello che più ci preoccupa sono i decessi in abitazione, dove non sappiamo cosa ci aspetta non solo dai defunti, ma anche dai loro famigliari, andiamo sia negli ospedali e nelle private abitazioni, vestiti di tutto punto con i Dpi (Dispositivi di protezione individuale) quindi ci proteggiamo al pari di un operatore sanitario, siamo una categoria altamente a rischio al pari di quelle sopra citate e quindi in diritto “celermente” di ricevere lo stesso vaccino “Pfizer” o “Moderna” che hanno ricevuto tutti i sanitari.
Ci sfugge totalmente il buon senso, la logica, il motivo tecnico-scientifico del perché la nostra categoria sia stata esclusa da codesta profilassi già dall’inizio della campagna vaccinale.
Ricordiamo che la maggior parte delle onoranze funebri sono a conduzione familiare e se si dovesse ammalare anche solo uno, la famiglia sarebbe tutta in quarantena fiduciaria, questo potrebbe succedere anche se si ammala un dipendente le onoranze funebri, sarebbero chiuse per il medesimo motivo.
Se ci ammaliamo chi gestirà il servizio funebre?
I sanitari, l’esercito o le forze dell’ordine? Già fin troppo oberati di lavoro. Certo forse ci porteremo “il lavoro a casa in smart-working”? Abbiamo confortato ed aiutato famiglie nei giorni più bui della pandemia, accompagnandoli nel loro lutto, preso a carico nelle sale funerarie i feretri in attesa di cremazione o sepoltura eppure di noi non ne ha parlato nessuno, abbiamo lavorato al pari dei sanitari eppure non ci avete considerato, anche il nostro lavoro è dignitoso al pari di qualsiasi altro, di vitale importanza e socialmente utile.
Vorremmo che anche la nostra voce sia presa in considerazione e ci vaccinaste al più presto, in quanto stanno aumentando i contagi tra gli operatori e con sommo dispiacere anche i decessi.
Bisogna riconoscere alla nostra categoria la priorità al vaccino, soprattutto per il lavoro svolto al pari di qualsiasi sanitario, la vaccinazione ci permetterà di lavorare con la massima tranquillità.
Onoranze Funebri CUPRUM di FIGLIOLA BARBARA – Cavriago- Bibbiano
BALLETTA GIOVANNA – Dipendente On. Fun. Cuprum
ZANONI SILVANO MARIO – Dipendente On, Fun. Cuprum
FONTANESI GIULIANO - Dipendente Croce Verde On. Fun. – Reggio Emilia
MEREU ANTONIO – Dipendente Croce Verde On. Fun. – Reggio Emilia
Onoranze Funebri FERRARI SIMONE – Scandiano - Viano
Onoranze Funebri TEDESCHI SRL – Reggio Emilia – Cadelbosco Sopra – Bagnolo in Piano
Onoranze Funebri GIUBBINI SRL – Casalgrande - Scandiano
Onoranze Funebri MATILDICHE di FELICI SAURO Canossa - Vetto