Alla vigilia del primo weekend in area arancione scuro, il Coordinamento dei Reggio Sindaci reggiani, guidato dal Presidente della Provincia Giorgio Zanni, rivolge un appello "al senso di responsabilità di tutta la comunità reggiana per evitare situazioni potenzialmente rischiose dal punto di vista sanitario".
"Comprendiamo il lungo periodo di fatica e sacrifici che tutti noi, a partire dagli operatori sanitari, stiamo affrontando, ma in un momento difficile e cruciale per la gestione della pandemia come quello in cui ci troviamo - con un numero di casi, anche tra i più giovani, in continua crescita - è indispensabile un ulteriore sforzo", continuano il Presidente Zanni ed i Sindaci reggiani.
"Oltre a sperare nei vaccini, per i quali auspichiamo una sempre più massiccia diffusione e adesione alla campagna vaccinale, il ritorno a una graduale normalità non può che prescindere dal rispetto delle regole, sempre e comunque, da parte di ognuno di noi - continua l'appello-. La gravità della situazione, in un territorio ad altissimo rischio come il nostro, non ci permette di abbassare la guardia in alcun modo: anche nei fine-settimana, anche se sta arrivando la primavera".
"Non vanifichiamo proprio ora i sacrifici che tanti di noi stanno affrontando: dagli operatori sanitari, da un anno in prima linea, alle scuole, tornate alla didattica a distanza, a tutti coloro - commercianti, professionisti, operatori culturali, associazionismo - che in tanti settori stanno da tempo subendo pesanti perdite economiche e che, oltre ai necessari ristori, chiedono di poter ripartire con le rispettive attività. Rispettiamo, tutti, le regole, anche per non sommare altro dolore alle tante, troppe famiglie, che hanno pagato per questa pandemia il prezzo più alto ed alle quali rinnoviamo la nostra vicinanza".
"Sempre in occasione del week-end - concludono sindaci e provincia - oltre alle attività di controllo sul rispetto delle direttive nazionali e regionali che competono alle forze dell'ordine, Provincia e Comuni hanno intensificato l'opera di vigilanza nelle zone più frequentate grazie all'aiuto di volontari".
Di appelli non ne possiamo più, da mesi chiunque ci martella di non abbassare la guardia, ed è quello che stiamo facendo; ci viene detto su tutti i mas media che il vaccino è l’unica speranza, ma le vaccinazioni non si fanno; si ripete il film già visto con le mascherine all’inizio della pandemia, chiunque ci diceva che si dovevano indossare le mascherine, ma le mascherine erano introvabili. Ora ogni giorno ci dicono che dobbiamo vaccinarci; ma non c’è uno che ci dica dove andare a farlo, io sono pronto anche ora. Ma la cosa assurda che si dice che qualcuno ha sbagliato a fare gli ordini, e a causa di questi sbagli la gente continua a morire e nessuno paga, almeno sapessimo “nome e cognome” per ringraziarli di questi sbagli. Salvini per la Gregoretti (senza morti) rischia la condanna, ma qui chi rischia?, chi paga?, purtroppo solo quelli che muoiono ogni giorno e i loro cari; scusate lo sfogo, ma questa Italia cosa sta combinando?..
Franzini Lino
Egregio Sig. Franzini
mi perdoni, ma qui stiamo cadendo nel qualunquismo più totale…
Scrive che nessuno le dice dove andare a fare il vaccino, mentre su questa stessa testata online c’è un articolo che parla dell’allestimento al Parco Tegge di un centro vaccinazioni. Capisco che questo articolo non parla della diga di Vetto, ma la invito a leggerlo comunque.
Poi si passa all’atteggiamento forcaiolo verso “qualcuno” che “si dice” abbia “sbagliato gli ordini”. Ma di cosa stiamo parlando?
E infine la prego di lasciar perdere paragoni assurdi con Salvini e il caso Gregoretti: la mancanza di analogie è totale, e le ricordo che si tratta di un processo per sequestro di persona, e non per omicidio. Le garantisco che se fosse stato anche solo per un attimo nei panni di uno di quei migranti, si guarderebbe bene dallo sminuire il problema. Per questo processo, deciderà la magistratura. Per il problema Covid, invece, a mio avviso non possiamo far altro che smorzare i toni, ed affidarci alle istituzioni…
Andrea
Invece mi sa che tanti la guardia l’hanno abbassata o non l’hanno mai alzata. E le conseguenze le subiamo tutti. Basta vedere solo i contagi a castelnovo in questi ultimi giorni. È comodo dare la colpa sempre al governo, che sia destra o sinistra.
Laura
Lino si chiama Covid e nessuno al mondo ha la soluzione in tasca.
Alessandro
Sig. Alessandro, la soluzione si chiama “Vaccino”, la Germania si è presa 30 milioni di dosi extra Europa e altri Stati hanno detto che fanno per conto loro; e il nostro governo cosa ha preso?, cosa ha fatto?; qualcuno sarà orgoglioso del primato mondiale dell’Italia, abbiamo il più alto numero di morti in proporzione al numero di abitanti, è certo che qualcosa non ha funzionato e la colpa non è certo di quei cretini che non rispettano le disposizioni, disposizioni che in tanti stati europei e non europei, non esistono neppure.
Daniele
la gente purtroppo non usa cognizione, e non ha capito che questa pestilenza e un o dei peggiori nemici, molti mettono in dubbio che esista senza avere basi fondate di cio che sostengono, purtroppo esiste ed e assai cattivo, state all occhio.
anonimo